FIRMATO L'ACCORDO

Nexive passa nelle mani di Poste per 34,4 milioni

Completata l’acquisizione del Gruppo, primo competitor nel servizio postale. Dall’Antitrust le prescrizioni per ridurre l’impatto anti-concorrenziale dell’operazione

Pubblicato il 29 Gen 2021

A.D. Poste Italiane Matteo Del Fante

Poste Italiane ha completato l’acquisizione del Gruppo Nexive, primo competitor nel servizio postale. L’annuncio è stato dato oggi, a seguito delle deliberazioni assunte dal Cda e della firma dell’accordo preliminare annunciata il 16 novembre 2020.
Il prezzo d’acquisto dell’intero capitale di Nexive dall’olandese PostNL European mail holdings Bv e dalla tedesca Mutares holding – 32 GmbH è stato concordato a 34,4 milioni di euro, sulla base di un enterprise value di 50 milioni e di un indebitamento netto di 15,6 milioni di euro.

Le prescrizioni dell’Antitrust

Alla luce dell’operazione, l’Autorità antitrust ha indicato con una delibera la prescrizione delle “misure comportamentali idonee a prevenire il rischio di imposizione di prezzi o altre condizioni contrattuali gravose per gli utenti in conseguenza dell’operazione, con le modificazioni e integrazioni ritenute necessarie a tutela della concorrenza e dell’utenza” che Poste Italiane dovrà osservare nell’acquisizione di Nexive. Le prescrizioni sono ai sensi di quanto previsto dal decreto Rilancio per alcune operazioni di concentrazione che riguardano imprese operanti in mercati caratterizzati da servizi ad alta intensità di manodopera. L’Antitrust riconosce comunque come alcune misure comportamentali già proposte da Poste Italiane “appaiono nel loro complesso idonee a ridurre l’impatto anti-concorrenziale dell’operazione”.

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A Nexive quota di mercato del 12%

Nexive opera in Italia con una quota di mercato di circa il 12% nella corrispondenza, pari a circa 350 milioni di volumi annui (di cui circa il 5% posta descritta), e una quota di mercato dell’1% circa nei pacchi, pari a circa 8 milioni di pezzi consegnati nel 2019; lo scorso anno ha registrato un fatturato proforma di circa 200 milioni  di euro e occupa 1.300 dipendenti e oltre 5.000 addetti delle società partner esterne.

L’ad Del Fante: “Benefici in termini di costi”

I benefici dell’operazione, aveva spiegato l’ad di Poste Matteo Del Fante all’atto dell’annuncio preliminare, arriveranno “principalmente con sinergie e risparmi lato costi. Costi che Nexive smette di avere, e costi che Poste avrebbe avuto ma non avrà grazie a questa acquisizione”. Sul fronte dell’occupazione “l’approccio” sarà “di armonizzazione, quindi di valutazione di tutte le opportunità che questi lavoratori possono avere nel gruppo Poste”. Del Fante aveva spiegato anche che si sarebbe trattato di un’operazione destinata “a far del bene all’Italia”.

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