TELECOM ITALIA

Ricavi in calo e utili dimezzati per Tim Brasil, Abreu: “Restiamo impegnati sui nostri target”

Nel periodo giugno-settembre 2015 il fatturato è diminuito del 15%, chiudendo i primi nove mesi dell’anno a 13 miliardi di reais. Il ceo: “Pronti per grandi trasformazioni. Ma nessuna trattativa con Oi”

Pubblicato il 04 Nov 2015

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“Ci stiamo avvicinando ai nostri obiettivi di una crescita sostenibile e di più elevati risultati operativi e finanziari”. Rodrigo Abreu, ceo di Tim Brasil, la controllata brasiliana del gruppo Telecom Italia, commenta così i risultati economici del terzo trimestre 2015. Il periodo giugno-settembre si è chiuso con 4,12 miliardi di reais (circa 999 milioni di euro) di ricavi, in flessione del 15,2%, che portano il fatturato dei primi nove mesi dell’anno a 13 miliardi (-9,2%). Calo contenuto del 2,7% invece per l’Ebitda organico che si attesta a 1,296 miliardi, mentre l’utile netto si è dimezzato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, scendendo a quota 172 milioni di reais.

Numeri che seguono giorni concitati durante i quali sono venuti alla luce possibili accordi di fusione tra Tim Brasil e Oi, spinti dall’offerta di 4 miliardi di dollari messi sul piatto dal fondo d’investimento LetterOne, presieduto dal miliardario russo Mikhail Fridman, con il vincolo di detenere il 51% della nuova società. Non a caso, il ceo di Tim Brasil ha commentato la trimestrale parlando di “grandi trasformazioni, per il Paese, per il settore e per Tim” sottolineando il costante impegno sulla “strategia di diventare un operatore mobile leader in Brasile”.

La settimana scorso la compagnia di tlc Oi, dopo aver esaminato la proposta di Fridman sulla newco con Tim Brasil, aveva chiesto una trattativa in esclusiva per 7 mesi circa possibili aggregazioni tra attività e aziende telco, ottenendo l’ok di LetterOne. Nella nota diffusa da Oi si faceva riferimento all’eventuale unione con Tim Participacoes come della possibile “creazione di un operatore più completo e ben posizionato, capace di competere con player globali già presenti nel Paese”.

Un’ipotesi rispetto alla quale il ceo di Tim Brasil Rodrigo Abreu ha smentito qualsiasi avvio di negoziati: “Non è stata presentata nessuna proposta formale, quindi non c’è nessuna trattativa con Oi. Tim può raggiungere i propri obiettivi indipendentemente da qualsiasi operazione di consolidamento. Il nostro piano non è basato su eventuali operazioni di M&A ma di crescita organica”.

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