Dopo Apple e Google anche Samsung si lancia nella “smart home”. Secondo indiscrezioni riportate dalla rivista statunitense TechCrunch l’azienda coreana sarebbe prossima ad acquisire per 200 milioni di dollari una startup, SmartThings, specializzata nell’automazione della casa. Un settore in rapida ascesa, che vedrà la connessione e gestione da remoto, attraverso smartphone e tablet, degli elettrodomestici e degli oggetti all’interno dell’abitazione, dal frigo al termostato, dall’illuminazione alla macchina del caffè.
SmartThings ha ottenuto finanziamenti per oltre 15 milioni di dollari da investitori del calibro di Greylock, Highland Capital, First Round Capital, SV Angel, Lerer Ventures, Yuri Milner’s Start Fund, David Tisch, A-Grade Investments, CrunchFund e Box Group. Samsung ha deciso di acquistare questa startup molto probabilmente per accelerare nel settore delle smart home e per affrontare i competitor, in primis Google e Apple.
A gennaio Google ha raggiunto un accordo per l’acquisizione per 3,2 miliardi di dollari in contanti di Nest Labs, società fondata da Tony Fadell (l’uomo che ha disegnato l’iPod per Apple) che produce termostati e rilevatori di fumo controllabili attraverso app su device. Una mossa che ha portato il colosso di Cupertino dentro il mercato delle applicazioni per usi domestici gestibili da dispositivi mobili. L’acquisto è stato ritenuto il secondo per importanza della storia di Google dopo l’acquisizione, per 12 miliardi e mezzo di dollari, della telefonica Motorola.
Quanto ad Apple, ha in cantiere una serie di prodotti hardware per la smart home e ha già presentato agli sviluppatori la sua piattaforma software HomeKit, pensata proprio per le applicazioni per la casa intelligente, comandata via voce o app da iPhone e iPad.