Sheryl Sandberg (Facebook) all’Europa: “Basta con i freni sull’innovazione”

La top manager del social network a Davos invita l’Ue ad allentare le troppe regole che inibiscono nuovi settori economici e lo sviluppo delle startup. “Se farà dell’innovazione una priorità, l’Europa sarà leader nella quarta rivoluzione industriale”

Pubblicato il 20 Gen 2016

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La chief operating officer di Facebook Sheryl Sandberg bacchetta l’Europa: troppe regole, occorre impegnarsi di più per creare un ambiente che favorisca l’innovazione. Parlando col Financial Times alla vigilia degli incontri di Davos del World Economic Forum, la Sandberg ha invitato l’Ue a creare condizioni favorevoli all’innovazione rimuovendo regole “mal congegnate” che rischiano di tagliare il Vecchio Continente fuori dalla rivoluzione digitale inibendo lo sviluppo delle attività innovative.

Al contrario, “regole ben disegnate possono liberare le nuove opportunità e aiutare le piccole imprese e i nuovi settori industriali a crescere”, afferma la Sandberg. Secondo la Coo di Facebook, i timori che le nuove tecnologie distruggano vecchi settori industriali e fonti di guadagno consolidate non sono giustificati. Anzi, l’innovazione “può creare crescita economica se ci sono le condizioni adatte”.

Le affermazioni della Sandberg arrivano mentre le aziende della Silicon Valley percepiscono le regole definite dall’Unione europea come una “resistenza” ai modelli di business innovativi che arrivano da oltreoceano. L’Europa vuole evitare lo spionaggio di massa, l’elusione fiscale e le posizioni dominanti sul mercato, ma per i colossi a stelle e strisce rischia di cadere nel protezionismo e di inibire lo sviluppo di interi settori dell’economia.

La Sandberg sottolinea anche l’importanza di rinegoziare l’accordo Safe Harbor tra Stati Uniti e Europa per lo scambio dei dati (accordo, come noto, invalidato a dicembre da una sentenza della Corte di giustizia europea). I negoziati sono in stallo perché l’Ue vuole più garanzie su come i dati degli europei vengono usati una volta che si spostano oltreoceano.

Altro tema al centro del dibattito a Davos è quello della “quarta rivoluzione industriale”, che sarà guidata da nuove tecnologie come robotica avanzata e intelligenza artificiale: a questo proposito la Sandberg è convinta che l’Europa possa diventare leader, ma solo se si muove come un mercato unico e, ancora una volta, se sa mettere a frutto le sue competenze e rendere l’innovazione una priorità.

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