Blockchain ma non solo per ridare slancio alla smart mobility in Italia trasformandola in leva per l’economia. E’ il tema al centro del gruppo di lavoro avviato da Tts che raggruppa associazioni, istituzioni, ministeri, enti locali e aziende.
Secondo le stime dell’associazione il pieno utilizzo della Piattaforma Logistica Nazionale può generare tra 7 e 10 miliardi di euro in termini di recupero di efficienza del sistema logistico nazionale.
Coordinato da Clara Ricozzi, esperta del settore, presidente di Oita e vp del Freight Leaders Council, il gruppo nasce dalle indicazioni che Tts Italia ha sintetizzato in un documento presentato alle istituzioni. Tra le priorità del documento, anche l’efficientamento della logistica in quanto lo spostamento delle merci, fondamentale per la produzione industriale e la fluidificazione dei flussi, porta benefici concreti e immediati.
Logistica smart, al centro blockchain e platooning
Pilastri del piano l’intermodalità, l’uso di sistemi di gestione delle flotte e di controllo della legalità fino alla blockchain e al platooning, il sistema che permette ai Tir di viaggiare incolonnati, guidati autonomamente da un veicolo capofila.
Il gruppo di lavoro, costituito dalle molte associazioni che rappresentano il settore, con il contributo delle istituzioni, di diversi ministeri, degli enti locali e di diverse aziende associate a Tts Italia, si pone l’obiettivo di trovare soluzioni alle criticità che caratterizzano la logistica in Italia dove sono presenti investimenti con un tasso di innovazione insufficiente, dove le aziende del trasporto terrestre, che comunque assicurano oltre l’80% dei flussi, si presentano estremamente frammentate e con bassi margini di profitto.
Sul fronte delle infrastrutture, si registra un basso livello di connessione fra nodi di interscambio modale, scarsa collaborazione fra operatori, dovuta a mancato uso di nuove tecnologie e di processi di digitalizzazione dei dati. Nel trasporto stradale si contano ancora inefficienze legate per esempio a un numero elevato di viaggi a vuoto, eccessivi tempi di attesa al carico e allo scarico delle merci, modesta utilizzazione delle tecnologie Its, scarsa interconnessione tra le flotte dell’autotrasporto e la Pln.
Infine, la logistica urbana deve fare i conti con un eccesso di inquinamento ambientale, scarso utilizzo di sistemi tecnologici innovativi e mancanza di dialogo fra operatori logistici e settori economici locali.