L'ANNUNCIO

PayPal, svolta fintech: al via i pagamenti in criptovalute

Per gli utenti Usa nelle prossime settimane bitcoin&co nei wallet online; dal 2021 si potranno usare anche per pagare i merchant e il servizio verrà esteso ad altri Paesi. Il ceo Schulman: “Vogliamo un ruolo nelle nuove valute digitali private e delle banche centrali”

Pubblicato il 21 Ott 2020

fintech

PayPal cerca un ruolo da protagonista sul mercato delle criptovalute: l’azienda americana dei pagamenti digitali permetterà ai suoi utenti di vendere, comprare o tenere bitcoin e altre monete virtuali nei propri wallet online. Dal 2021 i clienti di PayPayl potranno anche servirsi delle criptovalute per fare shopping nei 26 milioni di negozi della sua rete.

I titolari di un account PayPal negli Stati Uniti potranno usufruire del nuovo wallet con criptovalute già nelle prossime settimane; nella prima metà del 2021 il servizio fintech sarà esteso a Venmo, la piattaforma di PayPal per i pagamenti mobili, e ad altri Paesi.

Un ruolo nelle valute digitali

PayPal spera che il nuovo servizio stimoli l’utilizzo delle monete virtuali su scala globale, si legge in una nota della società. La decisione è però soprattutto parte di una precisa strategia aziendale: PayPal vuole preparare la sua rete alle nuove valute digitali che potranno essere sviluppate dalle banche centrali e dalle grandi corporation, come ha spiegato su Reuters il presidente e chief executive officer Dan Schulman.

“Stiamo lavorando con le banche centrali e stiamo pensando a ogni forma di valuta digitale e a come PayPal possa giocare un suo ruolo”, ha affermato Shulman.

PayPal ha già una prima autorizzazione soggetta a condizioni per gestire transazioni in criptovalute da parte del dipartimento dei servizi finanziari dello Stato di New York. Inizialmente permetterà l’acquisto di bitcoin, ethereum, bitcoin cash e litecoin. Il suo partner per l’offerta di questo servizio è la Paxos Trust Company.

I merchant saranno pagati in monete fiat

Vendere e comprare criptovalute nel proprio wallet digitale non è una novità: il servizio è offerto da altre aziende come il fornitori di pagamenti mobili Square e dalla app di trading Robinhood. Ma per gli analisti l’annuncio di PayPal ha un peso rilevante viste le dimensioni della società californiana, che conta 346 milioni di account attivi nel mondo e ha un valore di pagamenti elaborati pari a 222 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2020.

I pagamenti in criptovalute su PayPal saranno processati sulla base delle monete fiat, come il dollaro Usa, e quindi i merchant non riceveranno i pagamenti in monete virtuali, ha spiegato l’azienda. In pratica, PayPal tratterà le monete virtuali usate dai suoi utenti come delle “stablecoin”.

Fuori da Libra, PayPal aspetta le banche centrali

Anche Libra, la criptovaluta che sta sviluppando Facebook, è una stablecoin, ma il cammino per la moneta creata da un’azienda privata come quella di Mark Zuckerberg è tutto in salita, per la forte opposizione dei regolatori alla “emissione” di valuta da parte di un gigante digitale con miliardi di utenti e dati personali che potrebbe sostituirsi in qualche maniera ai governi sovrani. La stessa PayPal faceva parte del consorzio che sostiene e sviluppa Libra, ma si è sfilata dal gruppo.

L’azienda dei pagamenti digitali guidata da Shulman preferisce allinearsi agli input che arrivano dalle banche centrali di diversi Paesi (compreso il blocco Ue), che stanno valutando l’ipotesi di emettere delle versioni digitali delle monete nazionali nei prossimi anni, entrando così nella rivoluzione fintech ma mantenendo un controllo sulle singole valute e la stabilità finanziaria.

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