6,99 dollari al mese: questa l’offerta appena annunciata da Disney per il piano “base” del servizio di videostreaming. Un vero e proprio guanto di sfida ai competitor e in particolare a Netflix che dovrà fare sempre più i conti con la sostenibilità del business a causa della mancanza di introiti pubblicitari, dovuta alla strategia dell’azienda di trasmettere i contenuti senza interruzioni. Una mossa che ha riscosso un indubbio gradimento da parte del pubblico ma che non fa bene ai conti dell’azienda.
L’operazione Disney rischia ora di minare ulteriormente il terreno. Anche perché la media company ha deciso di punta sull’alta definizione facendo leva al contempo su un prezzo davvero allettante per i consumatori. Il vasto catalogo di film e programmi Tv sarà infatti trasmesso in 4K e Hdr, nonché in Dolby Atmos per una qualità eccellente anche della trasmissione audio. Se è vero che il pubblico a cui si rivolge Netflix è decisamente più ampio di quello di Disney, in ogni caso Netflix dovrà inevitabilmente fare i conti con il “new entrant”. Disney ha peraltro annunciato per il prossimo 12 novembre il taglio del nastro di un pacchetto in bundle che oltre ai contenuti Netflix include anche quelli di Espn+ e Hulu. Il tutto a fronte di una spesa mensile di 12,99 euro. Proprio questo pacchetto potrebbe rappresentare la cartina di tornasole per Netflix considerato che si tratta di un’offerta che include anche lo sport e che dunque potrebbe essere parecchio allettante per un numero elevato di utenti.
La perdita di clienti sul mercato americano e la contrazione degli utili evidenziate dall’ultima trimestrale di Netflix non intaccano però la fiducia delle società di brokerage di Wall Street: il colosso del videostreaming riuscirà – ne sono convinti in molti – a ribaltare i risultati negativi del secondo trimestre grazie al focus sui contenuti e alle potenzialità di crescita. Per molti analisti l’outlook è positivo e sul titolo il giudizio resta “buy”.
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