INNOVAZIONE

Agenda digitale e Anpr, Attias incalza le PA locali

Il Commissario al Digitale scrive agli enti sollecitandoli a compilare i questionari sullo stato di attuazione del programma nazionale e sull’adesione all’Anagrafe Unica, nell’ambito dell’indagine conoscitiva della Corte dei Conti: “Cruciale il ruolo delle amministrazioni per fare l’Italia digitale”

Pubblicato il 03 Set 2019

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Luca Attias sollecita le PA a compilare i questionari relativi allo stato di attuazione dell’Agenda digitale e del percorso di adesione all’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr). Il documento relativo all’Agenda digitale è il pilastro dell’indagine conoscitiva messa in campo dalla Corte dei Conti ed elaborato dalla Sezione delle autonomie con il contributo tecnico del Team per la Trasformazione digitale, nell’ambito del Protocollo d’intesa stipulato dalla Corte con il Commissario per l’attuazione dell’Agenda digitale.

L’indagine conoscitiva riguarderà oltre 8mila enti che saranno tenuti alla compilazione del questionario entro il 30 settembre 2019. “Il questionario non ha valore statistico ma ricognitivo poiché ha l’obiettivo di verificare l’avanzamento dell’attuazione delle azioni del Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2017-2019 – si legge nella lettera inviata dal Team Digitale alle PA – Un obiettivo questo il cui raggiungimento necessita dell’apporto di tutte le PA centrali e locali e del coinvolgimento delle realtà virtuose ed innovative che più possono risultare trainanti per la progressiva attuazione dell’agenda digitale”.

D’altronde, come evidenzia il Desi 2019 della Ue, il contributo delle amministrazioni locali e il loro coordinamento con il livello centrale sono fondamentali per la piena trasformazione digitale del Paese, di cui il settore pubblico è asse fondante.

“I costanti miglioramenti registrati dalla fine del 2016 potrebbero infatti essere compromessi o vanificati senza l’apporto fattivo dell’ultimo quintile delle pubbliche amministrazioni locali”, spiega la missiva.

I risultati del monitoraggio saranno messi a disposizione del Parlamento per dare conto dello stato di informatizzazione degli enti territoriali, richiamando l’attenzione di tutte le amministrazioni sulla necessità di portare a compimento le attività operative indicate nel piano triennale per l’informatica nella PA.

Sul contributo cruciale delle PA locali alla realizzazione dell’Italia digitale si fa esplicito riferimento nella lettera che invita anche alla compilazione del questionario relativo all’adesione ad Anpr. Al database anagrafico nazionale hanno finora aderito 5mila Comuni che equivalgono a più di 2/3 della popolazione.

“Il subentro nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente è un obbligo di legge (articolo 62 del CAD) – si ricorda alle PA – Il non subentro compromette la piena realizzazione di questo sistema integrato, che è alla base dell’offerta di qualsiasi servizio digitale pubblico, inficia l’impegno dei Comuni virtuosi già subentrati o in fase di subentro e, non ultimo, determina un utilizzo non ottimale delle risorse comunitarie che dal 2017, sono state messe a disposizione per agevolare i Comuni e che sono in scadenza a dicembre”.

I vantaggi dell’adesione ad Anpr

Anpr è un passo essenziale nell’agenda digitale per rendere possibili successive innovazioni, poiché avere un database a livello nazionale permetterà di superare il modello dell’autocertificazione accorciando ed automatizzando tutte le procedure relative ai dati anagrafici.

Con Anpr le amministrazioni potranno dialogare in maniera efficiente tra di loro avendo una fonte unica e certa per i dati dei cittadini. Anche oggi però Anpr consente ai cittadini di ottenere vantaggi immediati quali la richiesta di certificati anagrafici in tutti i comuni, cambio di residenza più semplice ed immediato ed a breve la possibilità di ottenere certificati da un portale unico.

Il Protocollo di intesa tra il Team e la Corte dei Conti

Firmato a dicembre 2018, l’accordo rappresenta una leva per aumentare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa, anche attraverso la costruzione di servizi semplici e inclusivi per i cittadini, l’aumento della trasparenza e del controllo sulle attività degli enti pubblici e l’utilizzo dei dati per permettere decisioni informate e contrastare i fenomeni corruttivi.

In questo contesto si punta a monitorare e favorire il raggiungimento degli obiettivi previsti dalle linee d’azione del Piano triennale; focus anche sulle metriche di misurazione della performance delle amministrazioni pubbliche nella realizzazione di progetti di informatizzazione e di innovazione tecnologica.

Corte dei Conti e Team si sono impegnati a favorire la diffusione di pratiche gestionali pubbliche che comportino risparmi di spesa e migliori performance dal punto di vista tecnologico ed approfondire le modalità operative e normative per integrare l’Information Technology Audit nelle funzioni di controllo della Cdc.

Punto di forza del protocollo è la condivisione, tra la Corte e il Team, dei rispettivi patrimoni di conoscenze e competenze.

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