Cresce il numero di Cie rilasciate e aumenta l’uso della card per l’accesso ai servizi della PA, secondo l’ultimo report stilato dal ministero dell’Interno e il Dipartimento per la Trasformazione digitale.
Carta di identità elettronica oltre i 41 milioni
La Carta di Identità Elettronica (Cie), il documento d’identità emesso dal Ministero dell’Interno con la collaborazione del Dipartimento per la Trasformazione Digitale e realizzato dal Poligrafico e Zecca dello Stato, a dicembre 2023 è già nelle mani di oltre41 milioni di italiani e consente la verifica dell’identità sia fisica che digitale del titolare.
Questo risultato sottolinea l’importanza crescente della Cie come strumento di identificazione e come elemento chiave nell’accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione.
Si registra inoltre un incoraggiante aumento nell’uso della Cie rispetto al 2022. Gli accessi con Cie sono aumentati del 92%, raggiungendo i 35 milioni, mentre le installazioni dell’app CiEid hanno superato i 4,6 milioni (+76%).
“Il raggiungimento dei 41 milioni di Cie emesse è un traguardo importante per la sicurezza dei cittadini italiani – sottolinea il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “La CIE garantisce un’identificazione affidabile e sicura, fondamentale nell’era digitale per proteggere l’identità e le informazioni personali dei nostri cittadini”.“In un anno siamo passati da 32,7 a 41 milioni di Cie rilasciate. Si tratta di un dato importante, perché la Cie è una chiave essenziale per l’accesso ai servizi pubblici digitali, semplifica la vita dei cittadini e contribuisce all’efficienza amministrativa” spiega il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Alessio Butti.
Update dicembre 2023
Carta di identità elettronica (Cie), cos’è e come funziona
La Cie è documento obbligatorio di identificazione la cui emissione è riservata al Ministero dell’Interno.
Definita ai sensi del DM del 23 dicembre 2015, la card è munita di elementi per l’identificazione fisica del titolare e rilasciata su supporto informatico dalle amministrazioni comunali con la prevalente finalità di dimostrare l’identità anagrafica del suo titolare. La Cie è dunque un documento amministrativo che certifica l’identità del cittadino.
Il progetto Cie è in capo al ministero dell’Interno che vi provvede in collaborazione con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che produce e spedisce il documento e con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, responsabile delle procedure di rilascio della Cie per i cittadini italiani residenti all’estero. In campo anche i Comuni, a cui spetta la gestione del procedimento amministrativo per il rilascio e il Centro Nazionale Trapianti, responsabile della gestione dei dati relativi alle dichiarazioni di volontà alla donazione degli organi effettuate in fase di rilascio della Cie.
Carta di identità elettronica, come e dove richiederla
La Carta di identità elettronica può essere richiesta presso il proprio Comune di residenza o presso il Comune di dimora per i cittadini residenti in Italia e presso il Consolato di riferimento per i cittadini residenti all’Estero. Per questi ultimi le modalità di rilascio sono indicate sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La durata del documento varia secondo le fasce d’età di appartenenza.
Nel dettaglio:
- 3 anni per i minori di età inferiore a 3 anni;
- 5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni;
- 10 anni per i maggiorenni.
Il cittadino dovrà recarsi in Comune munito di fototessera, in formato cartaceo o elettronico, su un supporto Usb. La fototessera dovrà essere dello stesso tipo di quelle utilizzate per il passaporto.
All’atto della richiesta è consigliabile munirsi di codice fiscale o tessera sanitaria al fine di velocizzare le attività di registrazione (non è necessario presentare altri documenti).
Nel caso in cui il richiedente la Cie sia genitore di minori è necessario che presenti anche dichiarazione di assenso all’espatrio sottoscritta dall’altro genitore o esercente la responsabilità genitoriale, ai sensi della legge n. 1185 del 1967. In alternativa è necessario fornire l’autorizzazione del giudice tutelare. L’assenso ovvero l’autorizzazione del giudice devono essere presentati anche nel caso in cui la richiesta di emissione del documento riguardi il minore.
Cosa fare se un cittadino non può presentarsi allo sportello
Se un cittadino a presentarsi allo sportello del Comune a causa di malattia grave o altre motivazioni (reclusione, appartenenza ad ordini di clausura, ecc.), un suo delegato deve recarsi presso il Comune con la documentazione attestante l’impossibilità a presentarsi presso lo sportello.
Il delegato dovrà fornire la carta di identità del titolare o altro suo documento di riconoscimento, la sua foto e il luogo dove spedire la Cie. Effettuato il pagamento, concorderà con l’operatore comunale un appuntamento presso il domicilio del titolare, per il completamento della procedura.
Come prenotare la richiesta di CIE
Per i Comuni che hanno attivato il servizio di prenotazione, il cittadino può fissare online un appuntamento. In caso contrario, occorre rivolgersi al proprio Comune.
L’utente può prenotare un appuntamento per la presentazione della domanda di rilascio, registrandosi con username e password: le credenziali devono essere conservate con cura e utilizzate esclusivamente sul sistema “Agenda Cie” ogni volta che si richiede un appuntamento per il rilascio o il rinnovo del documento.
Ogni cittadino può inserire appuntamenti per sé stesso e per suoi familiari, fino a un massimo di cinque appuntamenti (il genitore deve prenotare per il minore).
Appena effettuato l’accesso, digitando la sezione in alto a destra Nuovo Appuntamento ed inserendo i campi richiesti, è possibile selezionare il Comune di residenza o uno alternativo per la prenotazione.
Andando avanti sono disponibili la sede municipale o le diverse sedi comunali e le prime disponibilità ad esse associate, con la possibilità di entrare in quella sede e poter scegliere date alternative alla prima disponibile.
Inserito l’appuntamento, il sistema Agenda Cie rilascia una ricevuta da stampare e consegnare all’operatore comunale il giorno della presentazione della richiesta. La ricevuta, congiuntamente all’appuntamento sul calendario, è altresì recapitata all’indirizzo e-mail indicato dal cittadino al momento della registrazione.
Quanto costa la Cie e in quanto tempo viene rilasciata
Prima di avviare la pratica di rilascio è necessario versare, presso le casse del Comune, la somma di 16,79 euro oltre i diritti fissi e di segreteria, ove previsti. È obbligatorio conservare il numero della ricevuta di pagamento.
La card verrà inviata presso l’indirizzo indicato dal richiedente entro 6 giorni lavorativi dalla richiesta. È previsto che una persona delegata possa ritirare il documento, purché le sue generalità siano state fornite all’operatore comunale al momento della richiesta.
Cosa sono Pin e Puk della CIE e a cosa servono
Assieme alla Cie il cittadino riceve due codici di sicurezza, il Pin e il Puk, forniti in due parti: la prima delle quali è contenuta sempre nell’ultimo foglio della ricevuta cartacea fornita dall’operatore comunale al termine della richiesta di rilascio presso lo sportello.
La seconda parte è contenuta nella lettera di accompagnamento presente nella busta con cui il cittadino riceve la Cie.
Il cittadino deve unire le due metà e conservare con cura i due codici così ottenuti che servono ad accedere ai servizi digitali delle amministrazioni.
Il Pin (Personal Identification Number) è necessario per abilitare l’accesso vero e proprio per il tramite della Cie mentre il Puk (Personal Unblocking Number) serve a sbloccare il Pin a seguito di tre tentativi errati di immissione, impostando, eventualmente, un nuovo valore.
Lo sblocco del Pin tramite Puk è possibile da computer mediante il Software Cie e da smartphone mediante l’app Cie ID.
Com’è fatta la Carta di identità elettronica
Il microchip contactless (senza contatto) integrato nel documento rende la Cie uno strumento unico e sicuro per la verifica dell’identità del titolare e per l’accesso ai servizi online di pubbliche amministrazioni e imprese.
All’interno del microchip sono memorizzati i dati personali e biometrici del titolare (foto e impronte digitali), nonché le informazioni che ne consento l’identificazione online.
I dati, ad eccezione delle impronte digitali, possono essere letti dalla Cie semplicemente con un computer a cui è collegato un lettore di smartcard contactless o con uno smartphone dotato di interfaccia Nfc (Near Field Communication).
L’accesso alle impronte digitali è permesso solo alle autorità di controllo dotate di specifiche autorizzazioni.
Il microchip è conforme alle raccomandazioni internazionali Icao 9303 che regolamentano le caratteristiche dei documenti di viaggio elettronici. E questo consente di sare la Cie come documento di viaggio riconosciuto dai Paesi dell’area Schengen.
La carta di identità elettronica documento sicuro realizzato con un materiale, il policarbonato, che, mediante l’applicazione di specifici elementi di anticontraffazione (ad es. ologrammi, inchiostri speciali…) e l’utilizzo di particolari tecniche di stampa, assicura una efficace barriera contro i tentativi di contraffazione.
I dati presenti sul documento (dati anagrafici, fotografia, codice fiscale…) sono stampati in bianco e nero con tecnica laser engraving che incide gli strati di policarbonato intermedi di cui il documento si compone, rendendo molto difficile la contraffazione.
Inoltre la disposizione dei campi sul documento (nome, cognome, foto…) è conforme agli standard internazionali di riferimento per i documenti di identità e di viaggio per favorire il controllo del documento sia in Italia che all’estero.
Il tipo di carattere e la sua dimensione sono stati scelti per consentire la stampa del maggior numero di caratteri, preservandone la leggibilità.
La riproduzione dell’immagine del volto del titolare sul documento è un elemento essenziale per un efficace riconoscimento. È stampata in bianco e nero, anche in questo caso, con tecnica laser engraving sul front protetta da un ologramma trasparente sovrapposto all’immagine e sul retro con tecnica “ghost”.
Le immagini e i motivi grafici vengono riprodotte con un effetto a rilievo, mediante un intreccio di linee sottili, con deformazioni e variazione di spessore (guilloche) atti a rendere evidenti eventuali tentativi di falsificazione e contraffazione.
Gli elementi di sicurezza e quelli funzionali si fondono in un disegno caratteristico del documento che lo rende immediatamente riconoscibile. La Cie presenta elementi grafici caratteristici dello Stato italiano, quali l’emblema della Repubblica Italiana, sul fronte e la geometria della Piazza del Campidoglio in Roma opera di Michelangelo Buonarroti, sul retro.
Cie: con la carta di Identità elettronica si accede all’Agenzia delle entrate
Nuova via di accesso per i servizi online dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle entrate-Riscossione. Chi non dispone delle credenziali dei servizi telematici delle Agenzie (Fisconline ed Entratel) o di Spid (il Sistema Pubblico di Identità Digitale) potrà accedere all’area autenticata dei rispettivi siti internet tramite la Cie, la Carta d’Identità Elettronica, una nuova chiave che aprirà la porta a tutti i servizi delle due Agenzie, oggi offerti sempre più tramite web. Nell’anno appena trascorso, solo per fare un esempio, gli accessi al cassetto fiscale delle Entrate e all’area riservata di Riscossione hanno superato i 47 milioni.
“Entra con Cie” è il nuovo sistema di autenticazione previsto dal Codice dell’amministrazione digitale al quale le due Agenzie, in collaborazione con Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e Sogei, hanno aderito per rendere sempre più esteso l’utilizzo dei servizi online, senza la necessità di andare allo sportello. Un ulteriore passo verso un modello di gestione e relazione da remoto, particolarmente utile nell’attuale situazione di emergenza sanitaria, che consente ai contribuenti di evitare attese e di avere sempre le informazioni a portata di mano e svolgere numerose operazioni senza necessariamente doversi spostare dalla propria abitazione o dal proprio ufficio.
Come si accede ai servizi dell’Agenzia delle Entrate
Una volta identificato con la Cie, l’utente ha accesso al mondo dei servizi online dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle entrate-Riscossione. Attraverso i servizi delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it e la App Agenzia Entrate), che nel 2020 hanno registrato l’invio di 22 milioni di 730, la registrazione di 3,7 milioni di atti pubblici e di contratti di locazione (di questi ultimi l’85% del totale) e l’invio di 500mila dichiarazioni successioni (oltre il 90%), è possibile anche richiedere il codice fiscale e il duplicato della tessera sanitaria e comunicare l’Iban per avere i rimborsi.
Sempre tramite Cie è possibile utilizzare i servizi relativi alla fatturazione elettronica, accedere alla dichiarazione precompilata e ad altri numerosi servizi.
Sempre disponibile online, inoltre, il cassetto fiscale dove è possibile verificare la propria posizione con il Fisco: solo nel 2020 è stato consultato 42 milioni di volte.
Inoltre, attraverso i servizi della Riscossione (www.agenziariscossione.gov.it e la App Equiclick) è possibile accedere a un vero e proprio sportello virtuale grazie al quale si possono svolgere in autonomia la maggior parte delle operazioni che si richiedono comunemente negli uffici.
Nel 2020, nonostante la sospensione delle attività di riscossione a partire dal mese di marzo, gli accessi all’area riservata sono stati circa 5 milioni. Entrando con le proprie credenziali si possono presentare richieste di rateizzazione ottenendo automaticamente il relativo piano di pagamento (nel 2020 le richieste di dilazioni attraverso l’area riservata e gli altri canali alternativi allo sportello sono state il 54% del totale).
È possibile, inoltre, controllare la presenza di cartelle, avvisi e lo stato dei pagamenti e chiedere di sospendere la riscossione nei casi previsti dalla legge 228/2012 (nel 2020 le richieste di sospensione online tramite area riservata e altri canali alternativi allo sportello sono state il 90% del totale).
I contribuenti interessati possono recuperare anche la Comunicazione e i bollettini della “rottamazione” delle cartelle, attivare il servizio di alert per ricevere i promemoria delle proprie scadenze oppure pagare.
Oltre ai servizi online, i cittadini possono ricevere assistenza anche rivolgendosi al Contact Center di Agenzia delle entrate-Riscossione al numero 06.0101, oppure utilizzando gli indirizzi di posta elettronica attivati dall’Agenzia appositamente per le situazioni urgenti. Tutti i canali di assistenza a distanza, con il perdurare dell’emergenza sanitaria, sono preferibili rispetto agli sportelli che rimangono comunque aperti su appuntamento.
La Cie valido strumento anche per i professionisti
Anche scegliendo di autenticarsi con la Cie, se l’utente identificato è stato precedentemente incaricato da una impresa, da un professionista o da un ente non commerciale ad operare per loro conto, oltre che per sé stesso, potrà scegliere di operare per il soggetto che lo ha incaricato.
Qualora l’utente identificato con Cie risulti già registrato ai servizi online delle Entrate, per esempio con un profilo da intermediario fiscale o da amministratore di condominio, o se ha sottoscritto una convenzione di servizio, potrà usare i servizi dedicati al proprio profilo (quali il cassetto fiscale delegato o i servizi catastali Sister).
I dettagli per l’accesso all’area autenticata del sito di Agenzia delle Entrate sono descritti alla pagina web dedicata. Gli intermediari abilitati ai servizi Entratel potranno utilizzare la Cie per accedere anche a Equipro, la sezione del sito di Agenzia delle entrate-Riscossione dedicata ai professionisti per gestire le posizioni dei propri clienti.
Entro il 28 febbraio 2021 gli italiani in possesso della Carta di identità elettronica – attualmente sono 18 milioni, pari al 30% della popolazione – avranno accesso a tutti i servizi digitali della PA.
Attualmente sono già accessibili tramite la Cie i servizi di circa 100 amministrazioni in Italia, tra queste si citano a esempio l’Inps, il Ministero della Salute e la Polizia di Stato. Con la Cie è inoltre possibile accedere ai servizi on line delle PA europee con il massimo livello di sicurezza possibile come previsto dal regolamento europeo 910/2014 (eIdas). Scaricando l’app “CieID” sul proprio smartphone è possibile accedere ai servizi on line, sia da telefono che da computer.
Ecco la lista completa delle PA che hanno abilitato l’accesso “Entra con Cie”, dove però non sono presenti i Comuni che rientrano però nella Regione di appartenenza citata:
- Comune di Chiampo
- Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa)
- Regione Liguria – Sportello dei pagamenti
- Regione Toscana
- Regione Lombardia – Fascicolo Sanitario Elettronico
- Servizi “Torino Facile”
- Città di Trento (cartella Asl)
- Regione Piemonte
- Regione Puglia
- Regione Emilia Romagna
- Comune di Arcore
- Regione Marche
- Inps
- Comune di Roma
- Ministero della Salute
- Comune di Genova
- Comune di Fagnano Olona
- Polizia di Stato
- Comune di Palermo
- Regione Lazio
- Comune di Pesaro
- Comune di Rozzano
- Comune di Biella
I soggetti privati che hanno integrato l’accesso con “Entra con Cie” ai propri servizi sono Namirial e Servizi Locali
La Carta di Identità Elettronica (Cie) è il documento obbligatorio di identificazione emesso dal Ministero dell’Interno che funziona come strumento di verifica dell’identità; chiave di accesso ai servizi online; fruizione di servizi ad accesso veloce (ad esempio badge identificativi e abbonamenti elettronici).
Il progetto Cie punta ad aumentare il livello tecnico e di sicurezza del documento sia attraverso la personalizzazione centralizzata del supporto – la card è prodotta in esclusiva dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato – sia attraverso un adeguamento delle caratteristiche dello stesso supporto ai più avanzati standard internazionali di sicurezza in materia di documenti elettronici. La Cie può essere erogata a tutti i cittadini italiani residenti in Italia e per i cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’Aire (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero).
Articolo originariamente pubblicato il 29 Dic 2023