IL CASO

Il discorso del Duce costa caro a Anastasio: dimissioni per il presidente di 3-I

Il manager della software house nazionale della PA nella bufera per una mail inviata al cda in cui citava le parole di Mussolini sull’omicidio Matteotti. Le opposizioni: “Il governo riferisca alle Camere”

Pubblicato il 14 Mar 2023

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Claudio Anastasio, presidente di 3-I Spa si è dimesso. Il manager è finito nella bufera per una mail inviata ai componenti del consiglio di amministrazione della software house pubblica, nella quale riprendeva il discorso con cui Mussolini rivendicava la responsabilità politica del delitto Matteotti.

Le dimissioni

Anastasio ha firmato le proprie dimissioni questa mattina. “Comunico la volontà irrevocabile di rassegnare le mie dimissioni dall’incarico di componente del cda e presidente della società 3-I S.p.A. con effetto immediato”, le parole del manager.

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Arrivate a qualche giorno di distanza dall’avvio della gara per i servizi applicativi Inps, che ha dato il via all’operatività della spa, è una grana non da poco per il governo dato che Anastasio è considerato molto vicino alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

La mail “incriminata”

Nella giornata di lunedì 13 marzo, Anastasio ha inviato al board una mail che così recitava: “Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, io dichiaro qui, al cospetto di Voi, ed al cospetto di tutto il Governo italiano, che assumo (io solo!) la responsabilità di 3-I (politica! morale! storica!) di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se 3-I è stata una mia colpa, a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l’ho alimentato nel mio ruolo”.

Le parole sono copiate dal discorso del 3 gennaio 1925 con cui Mussolini rivendicò la responsabilità politica del delitto Matteotti, ma la parola “fascismo” è stata sostituita con “3-I”, che è appunto il nome della software house.

Le reazioni dell’opposizione

Claudio Mancini, deputato dem, sottoliena come “l’uso della rivendicazione dell’omicidio Matteotti è vomitevole, il governo revochi subito la nomina di Anastasio alla guida della società pubblica 3-I”. “Il governo spieghi in Parlamento perchè è stato nominato e quali interessi muovono una lettera di minacce così esplicita ai componenti del Cda“, aggiunge Mancini.

Per il deputato Roberto Morassut (Pd), vicepresidente della Fondazione Matteotti, Anastasio “è soltanto un poveraccio esaltato che probabilmente non si rende conto di quello che ha fatto e scritto. Si sta parlando del delitto di Stato più atroce della storia d’Italia. Dovrebbe essere duramente smentito dalla stessa presidente del Consiglio”.

All’attacco anche il senatore del Pd, Dario Parrini: “La questione che si pone, e che non è eludibile, è se si intenda procedere all’occupazione di tutte le caselle di potere disponibili con leggerezza ed eccessi di disinvoltura, collocando in posizioni delicate personaggi improbabili e non all’altezza. Dobbiamo augurarci che la premier e i suoi più stretti collaboratori abbiano coscienza dell’impercorribilità di questa via. Più di un elemento induce al pessimismo. La nostra vigilanza sarà massima”. Su Facebook è intervenuta anche la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno: “Questo non è un governo, è un’apologia del fascismo quotidiana”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Verdi e Sinistra italiana. “Ma lo sa Anastasio che il ventennio è finito? La sua era una minaccia al Cda dell’azienda pubblica che guida? – si chiede Peppe De Cristofaro, capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra e presidente del gruppo Misto del Senato – Dopo Donzelli e Delmastro che si scambiano carte riservate, il sottosegretario Fazzolari che propone il tiro a volo nelle scuole, il ministro Valditara che attacca una preside rea di aver avvisato i propri studenti sul fascismo, e il ministro Piantedosi che ha inventato di sana pianta la ricostruzione sui fatti di Cutro ora il manager Anastasio che cita Mussolini”.

Per Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, Anastasio non è un manager ma “un aspirante gerarca che rozzamente cerca di imitare Benito Mussolini copiando un suo macabro discorso dittatoriale e inviandolo via email al Cda di un società pubblica. Un episodio incredibile ma che è accaduto davvero nel 2023, in Italia con l’amministratore delegato della 3-I nominato da questo governo”.

Chi è Claudio Anastasio

Fondatore di tNotice, Claudio Anastasio, è conosciuto, soprattutto, per essere tra i maggiori esperti in tematiche digitali legate alla cybersecurity e ai servizi elettronici di recapito certificato e firma digitale a norma europea.

Anastasio sta sta lavorando per rendere operativa la società con partnership industriali “once only” Made in Italy

3-I Spa, cosa fa la software house pubblica

3-I è la software house pubblica, pervista dal Pnrr 2, che si occupa di sviluppare servizi e software per Inps, Inail e Istat. La società è operativa dalla scorsa settimana con l’avvio della gara da 1 miliardo per i servizi di sviluppo applicativo di Inps.

“Al fine di favorire maggiore efficienza e celerità d’azione nella realizzazione degli obiettivi di transizione digitale fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza” – si legge nel provvedimento – sarà costituita una società ad hoc. 

La società, a capitale interamente pubblico è finalizzata allo sviluppo, alla manutenzione e alla gestione di soluzioni software e di servizi informatici a favore delle pubbliche amministrazioni centrali. Lo statuto è stato approvato dai ministri vigilanti, tra cui il ministro per la Pubblica amministrazione, e il capitale sociale sarà interamente sottoscritto e attribuito all’Inps, all’Inail e all’Istat.

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