INNOVAZIONE

Agcom aggiorna la Broadband Map. Sprint al Piano voucher

Online l’ultima versione della piattaforma che consente di visualizzare la disponibilità di connettività sul territorio nazionale, anche in vista del rilascio dei bonus Internet. Ecco le novità

Pubblicato il 26 Ott 2020

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La Broadband Map su cui si fonda anche l’erogazione del Piano voucher, è ora completamente aggiornato. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha infatti rilasciato l’ultima versione della piattaforma utilizzata per la broadbandmap, che consente agli utenti di visualizzare la disponibilità della banda larga presso oltre 30 milioni di indirizzi su tutto il territorio nazionale. Con questa nuova release, è stato migliorato il dettaglio delle mappe e sono state rafforzate le capacità di storytelling digitale, attraverso le quali la rappresentazione grafica può essere arricchita con testi esplicativi.

Il portale ora mette a disposizione anche un nuovo sistema automatizzato di acquisizione dati per gli operatori di comunicazioni elettronica che possiedono proprie infrastrutture di rete d’accesso. La configurazione tecnica dei sistemi può essere effettuata dopo aver completato la procedura di iscrizione al link https://maps.agcom.it/registrazioneoperatori.
Su questa procedura di acquisizione dati si basa anche il Piano Voucher banda ultralarga del Governo, dedicato alle famiglie meno abbienti. Grazie all’intermediazione di Infratel, il Governo ha infatti considerato la broadmapband lo strumento migliore in vista del rilascio del voucher, dal momento che aiuta a valutare la tecnologia più performante al singolo indirizzo civico del beneficiario del voucher. Questo è il motivo per cui agli operatori è stato imposto l’obbligo di utilizzare questo servizio per accedere al programma voucher.

Duecento milioni per stipulare connessioni di ultima generazione

Il Piano voucher sulle famiglie a basso reddito, che stanzia 200 milioni di euro, è in pratica un bonus fino a 500 euro per l’acquisto di abbonamenti a internet a banda ultralarga, destinato alle famiglie con reddito Isee sotto i 20 mila euro all’anno. E’ valido solo per le nuove connessioni, quindi non per quelle già attive, e può essere usato anche per l’acquisto di pc e tablet, ma anche in questo caso l’acquisto deve essere legato all’attivazione di un abbonamento alla banda ultralarga. Non è possibile dunque acquistare direttamente personal computer o tablet e poi chiedere che il relativo prezzo sia rimborsato tramite voucher.
Per usufruire del bonus bisogna contattare l’operatore di telecomunicazioni, che partecipa all’iniziativa Voucher ed è accreditato presso Infratel Italia. I voucher non possono essere attivabili dalle imprese, ma è in preparazione una misura (Voucher di fase II) che riguarda il loro accesso specifico.

Accreditamento presso Infratel

Per essere accreditati e prendere parte al progetto, gli operatori di Tlc devono registrarsi presso Infratel Italia attraverso il portale dedicato al Piano Voucher, VoucherBul. All’esito della registrazione e della validazione, gli interessati potranno caricare sulla piattaforma le offerte associate al voucher, quindi avviare l’acquisizione dei contratti di connettività finanziati con il voucher.
I consumatori potranno quindi accedere alle offerte rivolgendosi direttamente al proprio operatore (con cui hanno già un abbonamento a Internet, ma non in banda ultralarga) o a quello la cui offerta risulta maggiormente in linea con le proprie esigenze per “riscattare” il voucher. Al completamento di questa fase, l’operatore dovrà attivare il servizio e consegnare il tablet o personal computer entro i successivi 90 giorni.

Secondo Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva e commissaria alla Concorrenza, “il regime di voucher per 200 milioni di euro aiuterà le famiglie a basso reddito in Italia a fruire dell’accesso ai servizi internet a banda larga ad alta velocità. E’ importante sottolineare che contribuirà a ridurre il divario digitale del paese, che nell’emergenza del coronavirus è diventato ancor più evidente. Il regime farà sì che le famiglie possano telelavorare e aver accesso ai servizi educativi offerti online senza costi aggiuntivi, attraverso la tecnologia di loro scelta. La decisione offre agli Stati membri indicazioni utili su come questo tipo di regime di voucher possa essere allineato alle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato”.

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