Banda ultralarga, Tommaso Pompei alla guida della newco di Enel

Ex Ad di Wind ai tempi cui la compagnia era controllata proprio dall’azienda di energia, il manager riceverà l’incarico nei prossimi giorni

Pubblicato il 13 Nov 2015

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Sarà Tommaso Pompei il futuro responsabile della newco per la realizzazione della rete in fibra annunciata oggi dall’Enel. Secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, l’ex ad di Wind (che all’epoca era controllata proprio dal gruppo elettrico), dovrebbe ricevere l’incarico nei prossimi giorni.

Per Pompei si tratta dunque di un ritorno nel mondo delle tlc. Dopo alcune esperienze in Alitalia e Sigma, Pompei sbarcò nelle telecomunicazioni nel 1994, assumendo l’incarico di direttore centrale di Omnitel, ma soprattutto nel 1997, quando assunse la guida di Wind, che di lì a poco avrebbe acquisito la terza licenza di telefonia mobile.

Di tre anni dopo è l’acquisizione di Infostrada e l’avvio delle operazioni anche nella telefonia fissa. Pompei restò alla guida di Wind, ma solo per pochi mesi, anche con il cambio di proprieta’ e il passaggio dall’Enel al magnate egiziano Naguib Sawiris, avvenuto nel 2005: le dimissioni arrivano a ottobre di quell’anno, ma il manager resta nel settore assumendo la guida di Tiscali, dopo l’elezione di Renato Soru a governatore della Sardegna, per poi passare, nel 2008, a Vitrociset e infine all’immobiliare Fire

Con l’entrata in gioco di Enel si sblocca la partita della rete a banda ultralarga nelle zone cosiddette a “fallimento di mercato”. L’iniziativa, sostenuta dal governo e già in discussione da tempo, è stata giudicata con grande favore da Vodafone e Wind che si sono dette da subito disponibili a entrare nel capitale della società e far nascere quel ‘condominio’ bocciato da Telecom Italia nel corso delle trattative per Metroweb.

L’amministratore delegato di Vodafone Italia, Aldo Bisio, ha chiarito di essere pronto “a partecipare da subito a questo progetto e a collaborare con Enel, convinti che sia una occasione unica e irripetibile per vincere la partita della digitalizzazione del Paese, valorizzare il contributo pubblico e privato, e realizzare una rete a prova di futuro”. Dello stesso tono le dichiarazioni dell`amministratore delegato di Wind Maximo Ibarra che vede “molto positivamente la decisione di Enel” e la giudica “un`iniziativa che va nella direzione da sempre auspicata dalla nostra azienda per superare il digital divide e dotare l`Italia di una rete in fibra”.

Anche Wind annuncia “è pronta a collaborare da subito a questo progetto che potrà garantire le giuste condizioni di parità di accesso per gli operatori, indispensabili per una sana concorrenza e per lo sviluppo di un mercato ancor più competitivo”. Probabile che della partita sia da subito anche Fastweb.

Sul piatto ci sono 2,2 miliardi di euro già deliberati dal Cipe per la banda ultralarga nelle zone più svantaggiate del Paese (le zone C e D) che la newco intende sfruttare per posare la fibra contestualmente al programma di sostituzione dei contatori Enel con quelli elettronici di seconda generazione. Evidenti i vantaggi in termini di costi dell’operazione nella aree a fallimento di mercato, ma il programma potrebbe estendersi anche a quelle più redditizie.

No comment, per ora, di Telecom Italia ma il “condominio” inizia a prendere forma e l’ingresso di nuovi soci dovrebbe finire per ridurre la partecipazione dell’Enel ad una quota minoritaria. I dettagli dell’intero disegno dovrebbero essere resi noti nel corso della presentazione del nuovo piano industriale della società, prevista per mercoledì prossimo alla City.

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