BANDA ULTRALARGA

FiberCop, operativa la newco. E Agcom avvia il market test

Perfezionato l’accordo fra Tim, Kkr e Fastweb. Avanti tutta sull’infrastrutturazione: co-investimento per accelerare. Via alla consultazione pubblica sul progetto da parte dell’Authority

Pubblicato il 01 Apr 2021

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È pienamente operativa da oggi FiberCop, la newco wholesale che vede in campo Tim, Kkr e Fastweb. Le tre società hanno infatti perfezionato gli accordi relativi all’ingresso del fondo americano Kkr  Infrastructure e di Fastweb nel capitale della newco in cui sono confluite la rete secondaria di Tim (dall’armadio in strada alle abitazioni dei clienti) e quella in fibra sviluppata da FlashFiber, la joint-venture di Tim (80%) e Fastweb (20%).

Il tutto all’indomani della riconferma, praticamente all’unanimita, di Luigi Gubitosi e Salvaore Rossi al timone di Tim per il triennio 2021-2023 e oggi ratificata dal primo cda della nuova era.

“Oggi inizia il percorso del nuovo Consiglio di Amministrazione di Tim, espressione di un processo che si è concluso ieri raccogliendo il consenso quasi unanime dell’Assemblea degli Azionisti – sottolinea il presidente Salvatore Rossi -. Questo risultato conferma la bontà e la trasparenza del lavoro fatto per selezionare i profili, di grande esperienza e spessore, che compongono il nuovo organo consiliare, adeguati ad affrontare le sfide che attendono l’Azienda nell’accompagnare il processo di digitalizzazione del Paese. Auguro buon lavoro ai nuovi consiglieri e rivolgo il mio più sentito ringraziamento al Consiglio uscente per il contributo dato a Tim negli ultimi tre anni e per aver sostenuto l’iter che ha portato a questo nuovo triennio consiliare che ha inizio oggi”.

Il Consiglio di Amministrazione ha costituito al proprio interno anche alcuni Comitati: un Comitato per il controllo e i rischi, un Comitato per le nomine e la remunerazione, un Comitato per le parti correlate e un Comitato sostenibilità, in luogo del precedente Comitato Sostenibilità e Strategie. A quest’ultimo riguardo l’idea è stata quella di rimettere al Consiglio nel suo plenum la discussione sulle scelte strategiche, creando viceversa un comitato specializzato sul fronte della sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG).

  • La composizione dei Comitati è la seguente:
  • Comitato per il controllo e i rischi: Boccardelli, Bonomo, Ferro Luzzi, Moretti e Romagnoli
  • Comitato per le nomine e la remunerazione: Bonomo, Camagni, Carli, De Meo e Sapienza
  • Comitato parti correlate: Boccardelli, Carli, Falcone, Moretti e Romagnoli
  • Comitato sostenibilità: Camagni, Falcone, Ferro Luzzi, Rossi e Sapienza.

Perfettamente in timing con la roadmap entro marzo è stato dunque finalizzato l’acquisto da parte di Kkr Infrastructure del 37,5% di FiberCop da Tim per un controvalore di 1,8 miliardi, sulla base di un enterprise value di circa 7,7 miliardi di euro (equity value 4,7 miliardi di euro).E Fastweb ha sottoscritto azioni FiberCop corrispondenti al 4,5% del capitale della società, mediante conferimento del 20% detenuto in FlashFiber, contestualmente incorporata in FiberCop.

Filangieri e Sarmi al timone di FiberCop

Tornando a FiberCop sono 9 i consiglieri nel cda – 5 designati da Tim, 3 da Kkr e 1 da Fastweb – capitanata da Carlo Filangieri nel ruolo di Ad e Massimo Sarmi alla presidenza. Riguardo al business si stima un ebitda di circa 0,9 miliardi di euro l’anno ed Ebitda-Capex positivi dal 2025 senza iniezioni di capitale da parte degli azionisti.

Il co-investimento per spingere l’infrastrutturazione a livello nazionale

Riguardo all’operatività FiberCop consentirà a Tim, Fastweb e agli altri operatori interessati di co-investire completando i piani di copertura in fibra nelle aree nere e grigie del Paese e accelerando l’adozione dei servizi a banda ultralarga, sulla base di un modello di coinvestimento aperto. La nuova società offrirà da subito servizi di accesso passivi della rete secondaria in rame e fibra a tutti gli operatori del mercato. FiberCop fa leva sull’infrastruttura in fibra già posata da FlashFiber, senza duplicazione di investimenti e con la massima efficienza, promuovendo allo stesso tempo la concorrenza. E l’operazione – puntualizzano le tre società in una nota – contribuirà in maniera determinante alla riduzione del digital divide in Italia, permettendo un’accelerazione del passaggio dei clienti da rame a fibra.

FiberCop è dotata di un asset di rete che già oggi offre collegamenti in banda ultralarga ad oltre il 90% della popolazione grazie alle tecnologie Fttc e Ftth. La società proseguirà la copertura Ftth, con velocità di connessione fino a 1 Gigabit, con l’obiettivo di raggiungere, entro il 2025, il 76% delle unità immobiliari delle aree grigie e nere, corrispondente ad una copertura del 56% delle unità immobiliari tecniche del Paese.

Agcom avvia il market test sull’offetta di co-investimento di Tim

Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato l’avvio di una consultazione pubblica sull’Offerta di coinvestimento notificata da Tim il 29 gennaio.  La proposta prevede la realizzazione di una nuova rete ad altissima capacità (VHC) in fibra ottica fino ai locali degli utenti finali o alla stazione di base mediante contitolarità ovvero condivisione del rischio a lungo termine attraverso cofinanziamento o accordi strutturali di acquisto. Nella stessa offerta Tim propone degli impegni da sottoporre a market test previa valutazione preliminare di ammissibilità da parte dell’Autorità.

In dettaglio l’Offerta di coinvestimento prevede:

  • una nuova rete Ftth/B (Vhc) in rete di accesso secondaria (la porzione di rete che va dall’armadietto ottico alle abitazioni) in 1.610 comuni;
  • la contitolarità o la condivisione del rischio a lungo termine attraverso partecipazione azionaria o accordi strutturali di acquisto (one-way access model);
  • due modalità di accordi strutturali: accesso alla semi-Gpon (elemento della rete di accesso che include lo splitter ottico contenuto nell’armadietto ottico e le fibre ottiche in rete secondaria che dagli splitter raggiungono le abitazioni) mediante (1) acquisti in IRU a 20 anni (2) impegno di acquisto di “minimi garantiti” per un periodo di 10 anni;
  • l’eventuale partecipazione di coinvestitori nel capitale azionario di FiberCop e/o eventuali apporti/cessioni a FiberCop di asset

Il Consiglio ha ritenuto il progetto ammissibile per l’avvio della consultazione pubblica (market test) prevista dall’articolo 79 del Codice delle Comunicazioni elettroniche nel cui ambito le parti interessate – potenziali coinvestitori o richiedenti l’accesso – potranno fornire pareri in merito alla conformità degli impegni offerti alle condizioni stabilite dal Codice medesimo e proporre cambiamenti.

Al termine della consultazione pubblica l’Autorità effettuerà, come previsto, le proprie valutazioni di merito sull’offerta ed i relativi impegni di coinvestimento, tenendo conto delle osservazioni del mercato e delle valutazioni dei soggetti interessati.

Rete unica Tlc, Colao: “Valutazione della situazione in essere”

Intanto sul fronte rete unica, ossia riguardo al progetto AccessCo di Tim e Cdp votato all’integrazione degli asset di FiberCop con quelli di Open Fiber, si attende la decisione del Governo sul da farsi. Ieri il ministro per la Transizione digitale, Vittorio Colao, nel question time alla Camera ha ribadito, come già annunciato dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che “non possiamo permetterci di restare in una lunga attesa che rischia di condizionare i piani”. “Stiamo innanzitutto verificando la dimensione degli investimenti effettivamente necessari per soddisfare l’obiettivo della gigabit society all’interno del Pnrr – ha detto Colao – incrementando sensibilmente gli investimenti originariamente previsti. Allo stesso tempo, stiamo esaminando il programma di implementazione per garantire che gli interventi siano realizzati nei tempi e nei modi previsti, cercando di recuperare il ritardo accumulato”. “Coerentemente con l’impegno assunto verso quest’Aula lo scorso 20 luglio, si sta procedendo ad una valutazione della situazione in essere, con riferimento al tema della cosiddetta ‘rete unica’, che permetta di avviare i piani di investimento, per recuperare i ritardi accumulati e traguardare gli obiettivi europei”.

I sindacati: “Gubitosi rinnovato, ora il Governo spinga sulla rete unica”

Tornano a ribadire la necessità di proseguire con il progetto di rete unica i sindacati. Nel congratularsi con l’Ad di Tim Luigi Gubitosi riconfermato al vertice dell’azienda per il biennio 2021-2023, Pierpaolo Bombardieri, Segretario Generale della Uil e Salvo Ugliarolo, segretario Generale della Uilcom fanno appello al governo affinché “si dia, dunque, il via alla definizione della Rete Unica per una connessione funzionale che non lasci indietro il Paese, le Imprese, i cittadini e i nostri giovani. Tim può essere il soggetto giusto per raggiungere questo obiettivo non più rinviabile”.

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