LA PROPOSTA DI LEGGE

Call center, più tutele per lavoratori e stretta sulle delocalizzazioni: il piano di Fratelli d’Italia

Un set di norme per rilanciare il settore: rafforzamento della clausola sociale e meno ricorso ai contratti di collaborazione. Per le imprese che spostano le attività all’estero obbligo di comunicazione ai ministeri del Lavoro e delle Imprese e al Garante Privacy

Pubblicato il 21 Nov 2023

CALL

Tutelare i diritti dei consumatori, il mercato del lavoro e lo sviluppo occupazionale, sostenere le imprese di Business Process Outsourcer (Bpo) e la filiera collegata, implementare i servizi per favorire la transizione digitale. Sono questi gli obiettivi della proposta di legge per il riordino e il rilancio del settore dei Call & Contact Center, presentata, su iniziativa della deputata Eliana Longi (FdI).

Regole anti-crisi

“La proposta – spiega Longi – nasce per regolamentare e rilanciare il settore dei Bpo, afflitto ormai da anni da un ginepraio normativo che non consente concrete politiche di sviluppo del settore, partendo da due elementi chiave: la centralità del cittadino-consumatore e la sicurezza dei suoi dati. Il nostro intento è quello di restituire valore e credibilità a un settore dall’alto potenziale economico, sociale, generazionale e territoriale, soprattutto per il Mezzogiorno. Al centro ci sono le persone, con la loro straordinaria professionalità, sempre in continuo aggiornamento: per questo la formazione è e sarà sempre di più un investimento indispensabile per tutelare, incentivare e valorizzare l’occupazione in un contesto di forte trasformazione digitale”.

Deidda: “Stop al telemarketing selvaggio”

Il presidente della commissione Trasporti Salvatore Deidda puntualizza l’importanza “di fermare il telemarketing selvaggio e illegale che raggiunge livelli insopportabili. Questa Pdl è nata dopo aver sentito tutti gli stakeholders secondo il modus operando di Fratelli d’Italia perché, il nostro obiettivo non è punitivo verso qualcuno ma andare incontro alle diverse esigenze”.

“Questa Pdl – dice il capogruppo di Fdi in commissione Trasporti Fabio Raimondo – oltre a tutelare i cittadini consumatori, introduce tutta una serie di tutele per i lavoratori del settore come l’estensione degli ammortizzatori sociali; per questo, speriamo in una larga convergenza su un tema trasversale”. Infine, il capogruppo di Fdi in commissione Attività Produttive Gianluca Caramanna ha voluto insistere sulla “grande attenzione che questa Pdl rivolge a un settore per il quale tanto c’è da fare: penso ad esempio all’introduzione della certificazione delle imprese di call center o all’obbligo della ‘pronta risposta’ in modo da dare all’utente la possibilità di limitare le attese nell’ottica di una maggiore tutela del consumatore ma anche di una maggiore crescita delle professionalità dei lavoratori”.

Cosa prevede la proposta di legge

Entrando nel dettaglio la proposta di legge mira, tra le altre cose, a “rafforzare le garanzie e la tutela dei dati personali del consumatore nei confronti delle prassi concernenti la compravendita delle numerazioni telefoniche e delle liste aziendali e il telemarketing illegale e garantire una pronta risposta al consumatore in tempi certi e brevi. Infine sono previste azioni per tutelare il mercato del lavoro e lo sviluppo dell’occupazione del settore, anche rafforzando la clausola sociale e limitando il ricorso ai contratti di collaborazione coordinata e continuativi.

Sul fronte delocalizzazione, la pdl prevede che “qualora un’impresa di call center che occupa almeno quindici dipendenti decida di delocalizzare la propria attività fuori del territorio nazionale, anche mediante affidamento a terzi, deve darne comunicazione almeno centoventi giorni prima del trasferimento al ministero del Lavoro, a quello delle Imprese e al Garante Privacy.

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