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Fusione Tim-Open Fiber, Starace spegne gli “entusiasmi”

Il numero uno di Enel: “Nessuna sollecitazione formale da parte di Tim”. E fa intendere che la fusione non è la strada: “Colloqui commerciali e tecnici per evitare raddoppi e sprechi sulla rete”

Pubblicato il 17 Mag 2019

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Fusione Tim-Open Fiber? L’Ad di Enel Francesco Starace dopo mesi di silenzio torna sulla vicenda. E seppur non entri nei dettagli delle ipotesi sul piatto fa intendere fra le righe di non essere favorevole all’incorporazione in Tim della società detenuta al 50% da Enel e Cdp. E smentisce i colloqui legati al merger. “Non abbiamo sollecitazioni formali da parte di Tim per possibili combinazioni, accrocchi o vendite al di là di quello che si legge sui giornali”.

Chiacchiere dunque, fa intendere chiaramente Starace, il quale nel rispolverare l’immagine a lui cara degli “accrocchi societari” di fatto ribadisce il “niet” all’operazione “newco”. “Siamo contenti di quello che sta facendo Open Fiber e lo sta facendo molto bene”, ha detto il manager sottolineando che “i contatti tra Tim e Open Fiber ci sono” ma che in ballo ci sarebbero solo “questioni commerciali e tecniche per evitare raddoppi e sprechi”.

Starace evidenzia inoltre che “i contatti sono coperti da riservatezza”, un messaggio mandato a Tim? Gubitosi appena due giorni fa sul tema della rete e dunque sul tavolo che si sta portando avanti con Open Fiber ha detto che si sta “esplorando reciprocamente la situazione” e che “siamo abbastanza avanti nel giungere alle nostre conclusioni” “Nei prossimi mesi ne parleremo in Cda di Tim, e poi con gli azionisti, per vedere i prossimi passi. Appena saremo pronti in Tim la parola passerà agli azionisti, e passeremo al successivo livello di interlocuzione”. Ma sembra proprio che Starace abbia mandato a dire a Tim che la fusione non s’ha da fare.

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