TELCO VS OTT

Informa: WhatsApp & co. eclissano gli sms

Nel 2012 le app che consentono di chattare gratis via smarthpone hanno già superato i messaggini tradizionali. In futuro insidieranno il primato di Facebook nel settore dei social network. Neelie Kroes: “La gallina dalle uova d’oro delle telco sta morendo”

Pubblicato il 29 Apr 2013

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Le app degli Over-the-top che consentono di chattare via Internet tramite smartphone, WhatsApp e iMessage in primis, hanno superato gli sms come strumento principe di messaggistica wireless. Lo rende noto il Financial Times, che cita i dati raccolti dalla società di consulenza Informa, secondo cui questo genere di app, che 5 anni fa non esistevano, non solo ha già eclissato gli sms tradizionali, ma nel prossimo futuro minaccerà il predominio di Facebook nel settore dei social network.

Sul sorpasso degli sms da parte delle app degli Ott si sofferma anche Neelie Kroes, commissario Ue per l’Agenda Digitale, che su Twitter scrive: “E’ ufficiale: le chat via app hanno superato gli sms a livello globale. La gallina dalle uova d’oro delle telco sta morendo. E’ tempo che le telco si sveglino e prendano parte al business dei dati”.

Secondo Informa, nel 2012 i messaggi mobili in instant messaging inviati via Internet tramite Ott hanno raggiunto una media quotidiana di 19,1 miliardi, a fronte di una media giornaliera di 17,6 miliardi di sms.

L’anno scorso i messaggi tramite le app degli over-the-top hanno superato gli sms. Quest’anno, secondo Informa, le chat mobili totalizzeranno 41 miliardi di messaggi inviati quotidianamente, più del doppio rispetto all’anno scorso e più del doppio degli sms. Il trasferimento tecnologico dagli sms alle app che consentono di chattare avrà un forte impatto dei ricavi delle telco. Gli sms genereranno un giro di affari di 120 miliardi di dollari quest’anno.

Secondo Pamela Clark-Dickson, analista di Informa, i messaggi via Internet sono già un sostituto degli sms in diversi mercati. I ricavi da sms in Spagna sono diminuiti a 758 milioni di euro nel 2011 a fronte di 1,1 miliardi di euro nel 2007. Il traffico di messaggini è passato da 9,5 miliardi di sms nel 2007 a 7,4 miliardi nel 2011.

Nel mercato delle chat via app, start up come WhatsApp, Viber e Kik sono in concorrenza con servizi come ad esempio iMessage di Apple, BlackBerry Messenger e Chat Heads di Facebook.

“Credo che la fine degli sms sarà inevitabile di pari passo con la migrazione dei clienti a piani di navigazione dati in mobilità”, dice Ted Livingston, Ceo di Kik, che dichiara 50 milioni di utenti registrati e che la settimana scorsa ha raccolto nuovi finanziamenti per 50 milioni di dollari. “A parità di servizio, se posso ottenere qualcosa gratis, allora probabilmente sceglierò di ottenere il servizio senza pagare”, aggiunge Livingston.

Secondo stime di Ovum, la crescita di applicazioni di messaggistica Ott impatterà negativamente sulle telco che perderanno 54 miliardi di dollari (42 miliardi di euro) entro il 2016, più del doppio rispetto ai 23 miliardi dollari che la società di analisi ha quantificato come perdita complessiva per le telco nel 2012. L’adozione di questo tipo messaggistica, inoltre, è in forte aumento: in Olanda ad esempio, WhatsApp ha fatto sapere che oltre il 90% degli utenti di smartphone utilizza l’applicazione.

Secondo Infonetics Research, gli sms non sono ancora defunti, e anzi resteranno ancora a lungo sulla breccia nel settore delle Tlc. Secondo la società di analisi, i servizi globali di telefonia mobile raggiungeranno ricavi complessivi per 976 miliardi di dollari nel 2016. I servizi mobile a banda larga saranno il driver maggiore di crescita, ma anche gli sms continueranno a crescere. I ricavi del segmento voce invece vanno verso un leggero declino.

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