ItaliaOnline: l’ipo solo rinviata, Sawiris: “Quotazione nel 2015”

L’annuncio del magnate egiziano dopo il ritiro dell’ipo lo scorso 7 ottobre: “Attendiamo che il mercato si stabilizzi. La società andrà in Borsa verso la fine del 2015”

Pubblicato il 22 Ott 2014

sawiris-140130115415

ItaliaOnline, l’Internet company che possiede i portali Libero e Virgilio, andrà in Borsa nel 2015, probabilmente verso la fine del prossimo anno. Lo ha spiegato il “patron” Naguib Sawiris al quotidiano online Affaritaliani.it dopo che lo scorso 7 ottobre è stato annunciato il ritiro della quotazione.

Alla domanda se fosse definitivamente tramontato lo sbarco in Borsa, Sawiris, numero uno di Orascom Telecom, ha risposto: “no, andremo sul mercato di nuovo quando la situazione sarà migliore. Non siamo stati gli unici a bloccare l’Ipo perché circa il 90% delle società hanno ritirato il loro progetto di quotarsi. E non solo in Italia, è successo in tutto il mondo”.

Sulle tempistiche ha spiegato: “non all’inizio del prossimo anno, bensì’, molto probabilmente, verso la fine. Comunque torneremo in Borsa, nel 2015, e comunque quando il mercato si sarà stabilizzato”.

ItaliaOnline non ha debiti, zero, e ha abbastanza cash – ha concluso – Non è stato un problema di cassa ma il problema è stato il mercato negativo. Attendiamo che la situazione migliori e andremo in Borsa il prossimo anno”.

Lo scorso 7 ottobre ItaliaOnline ha ritirato l’offerta globale di vendita e sottoscrizione per la quotazione in Borsa. giustificando la scelta con “e avverse condizioni e la forte volatilità dei mercati azionari europei”.

Lo sbarco in piazza affari del gruppo che controlla i portali “Libero” e “Virgilio” era in programma per il 14 ottobre, dopo l’ok arrivato dalla Consob il 26 settembre. Non è la prima volta, negli ultimi tempi, che un’azienda abbia fatto un passo indietro proprio mentre era in dirittura d’arrivo verso il listino: a luglio era già successo con Rottapharm e Sisal.

La scelta, si leggeva nella nota del gruppo, “non influenza minimamente i piani di espansione” del gruppo. “Con il supporto del proprio azionista di riferimento – recita il comunicato – l’azienda continuerà nel percorso di crescita intrapreso, che prevede lo sviluppo sia per crescita organica che per linee esterne”.
“La nostra società – affermava l’Ad Antonio Converti – è caratterizzata da una storia di sviluppo. Con l’acquisizione di Matrix e la successiva fusione abbiamo dimostrato di saper crescere velocemente e in maniera sostenibile. Oggi siamo un gruppo in crescita sia in termini di ricavi che di marginalità e di generazione di cassa. Nel primo semestre Italiaonline ha generato ricavi per 47,6 milioni con un Ebitda margin del 32,7% e ha registrato un aumento nel secondo trimestre del 12,3% nel display advertising rispetto allo stesso periodo del 2013. Al 30 giugno la posizione finanziaria netta è positiva per 19,1 milioni”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati