VERSO LA RETE APERTA

Open Ran, le 5 big telco europee svelano la roadmap 2023

Deutsche Telekom, Orange, Telefonica, Tim e Vodafone pubblicano un documento in cui sono delineate le azioni chiave: più ampia diffusione nelle aree urbane, rafforzamento della cooperazione con le autorità nazionali in materia di sicurezza e miglioramento dell’efficienza energetica delle apparecchiature connesse con particolare attenzione ai trasmettitori radio e all’infrastruttura cloud. Il dispiegamento su larga scala fissato al 2025

Pubblicato il 21 Feb 2023

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Accelerazione Open Ran. Deutsche Telekom, Orange, Telefonica, Tim e Vodafone firmano un documento (scarica qui il report) che illustra le azioni chiave che gli operatori sono pronti ad affrontare nel 2023 per spingere le Open Radio Access Networks. In particolare vengono analizzati i fronti su cui concentrare le strategie per spingere le nuove reti nella nuova fase di sviluppo: maturità, sicurezza e efficienza energetica. Con implementazioni che ora raggiungono decine di migliaia di siti, le Open Ran stanno colmando il divario con le tradizionali reti radio mobili in termini di parità di funzionalità e prestazioni. Previsti per quest’anno ulteriori progetti pilota che si prevede porteranno a implementazioni su larga scala in tutta Europa nel 2025.

Le strategie da adottare

Il rapporto delinea le principali aree di interesse per gli operatori nel 2023. Fra queste, l’assistenza allo sviluppo di tecnologie Open Ran per consentire una più ampia diffusione nelle città altamente popolate rafforzando la cooperazione con le autorità nazionali in materia di sicurezza, compresa l’Agenzia dell’Unione europea per la cybersecurity (l’Enisa), e migliorando l’efficienza energetica di tutte le componenti, con particolare attenzione ai trasmettitori radio e all’infrastruttura cloud.

In base a un memorandum d’intesa (firmato all’inizio del 2021), gli operatori si sono impegnati a collaborare con tutti i player del settore per rendere Open Ran la tecnologia prescelta per le future reti mobili, in grado di portare vantaggi sostanziali ai clienti consumer e aziendali in tutta Europa.

I 3 nuovi fronti delle Open Ran, 1: maturità

Il divario tecnologico tra la Ran tradizionale e la Open Ran si sta colmando. Notevoli implementazioni di Open Ran sono già visibili in mercati come il Regno Unito e il Nord America, facilitati dal sostegno del governo. In Europa sono già in atto piccole implementazioni e nuovi progetti pilota sono stati annunciati per quest’anno. Inoltre sono previste implementazioni su larga scala a partire dal 2025. Un obiettivo chiave nel 2023 sarà la maturità del 5G per le aree urbane e la riduzione al minimo dei costi di integrazione di sistema attraverso certificazioni fornite attraverso le associazioni di settore.

Fronte n.2: cybersecurity

Gli operatori continuano a cooperare con le autorità nazionali competenti per condividere informazioni sulla sicurezza, l’attuazione e la gestione della Ran aperta. Nel corso del MWC23, le aziende hanno chiesto di includere formalmente Open Ran all’interno del sistema di garanzia per la sicurezza Gsma Nesas e del sistema di certificazione 5G dell’Ue definito dall’Enisa.

Rapporti come la valutazione del gruppo di cooperazione Nis dell’UE sulla sicurezza della Open Ran, pubblicata nel giugno 2022, hanno contribuito a sviluppare controlli di sicurezza per le specifiche, lo sviluppo, l’approvvigionamento, l’integrazione dei sistemi, i test e le operation.

Tre gli obiettivi di Deutsche Telekom, Orange, Tim, Telefónica e Vodafone: applicare tutti i controlli obbligatori definiti dalle specifiche di sicurezza O-Ran Alliance e 3GPP e lungo tutta la catena di fornitura, seguire un approccio “zero trust”, affrontare le lacunenelle specifiche di sicurezza attraverso l’O-Ran Alliance.

Fronte n.3: efficienza energetica

La disponibilità di hardware ad alta efficienza energetica combinata con gli “sleep modes” sta aiutando Open Ran almeno a eguagliare l’efficienza energetica dei siti mobili esistenti. Gli operatori dell’Open Ran stanno collaborando con l’industria per aumentare l’efficienza energetica di tutti i componenti dell’Open Ran, con particolare attenzione ai trasmettitori radio e all’infrastruttura cloud.

Come nelle reti mobili tradizionali, le unità radio Open Ran consumano più energia. Attualmente, la loro efficienza energetica rientra già nel range tipico visto con la Ran tradizionale, e migliorerà ulteriormente grazie alla modalità di sospensione dinamica basata sulle effettive esigenze di traffico.

Gli operatori notano inoltre che l’efficienza energetica dell’infrastruttura cloud sta migliorando, grazie ai progressi nelle tecnologie della Cpu degli “acceleratori” (speciali chip di silicio), nonché dei sistemi di raffreddamento per i server. Inoltre, gli operatori stanno proponendo un quadro generale per il monitoraggio energetico di tutte le parti del sistema Open Ran, inclusi report in tempo reale, strumenti e metodologie per ottenere una maggiore automazione.

Le posizioni degli operatori

“Network Innovation si concentra sempre più su agilità, sicurezza e sostenibilità – dice Elisabetta Romano, Chief Network, Operations & Wholesale Officer di Tim — Tim crede fermamente che il processo di standardizzazione debba affrontare pienamente tutte le sfide poste da questa nuova tecnologia, l’Open Ran. Con il White Paper intendiamo aiutare le comunità di settore interessate ad avvicinarsi, evitando frammentazioni, al fine di sbloccare il pieno potenziale di Open Ran con grandi vantaggi per i clienti”.

“Qualsiasi modifica importante a un ecosistema in atto da decenni solleverà comprensibilmente delle domande – dice Alberto Ripepi, Chief Network Officer di Vodafone-. Con la pubblicazione di questo rapporto, miriamo a dissipare qualsiasi timore sull’idoneità di Open Ran come tecnologia per promuovere una maggiore diversità dei fornitori e portare avanti l’Europa nell’era digitale”.

“Open Ran è maturato negli ultimi mesi e la nostra distribuzione commerciale iniziale inizierà presto – dice Abdu Mudesir, Group Cto Deutsche Telekom -. Crediamo che Open Ran arricchirà l’ecosistema mobile con nuove capacità e innovazioni che porteranno valore ai nostri clienti e alla società. Il white paper offre una guida sulle aree chiave del restante sviluppo dell’ecosistema Open Ran”.

“I progressi compiuti recentemente dal settore Open Ran – spiega Michaël Trabbia, Chief Technology and Innovation Officer di Orange – ci danno la certezza che la Ran open e cloud-native è  pronta per le prime implementazioni commerciali nelle ‘reti brownfield’ in Europa da 2023 in poi. A lungo termine potremo contare su un percorso chiaro con un framework efficiente per alleggerire l’onere dell’integrazione, aprendo la porta a distribuzioni su larga scala. Ci aspettiamo che Open Ran superi anche la tradizionale Ran, permettendoci di raccogliere i vantaggi di reti completamente automatizzate e intelligenti”.

“In Telefónica abbiamo spinto affinché la softwarizzazione e la disaggregazione della rete di accesso radio diventassero una realtà – dice Enrique Blanco, Global Ctio, Telefónica -. Confermiamo il nostro impegno nel contribuire alla maturità della tecnologia in collaborazione con il resto dell’ecosistema, nonché alla sua sicurezza ed efficienza. Oltre alla prevista Open Ran rivoluzionerà l’attuale industria 5G nel medio-lungo termine. E siamo convinti che questo sia un bene per i nostri clienti e per la società”.

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