TELEVISIONE

Sky, Zappia: “Spingeremo su innovazione e produzione di contenuti”

L’ad della pay tv: “L’Italia può diventare la Hollywood europea”. Sull’accordo con Telecom: “L’offerta via Internet partirà in primavera”. La Champions: “Non credo che Mediaset voglia trattare”

Pubblicato il 14 Nov 2014

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“Saremo più forti e con maggiore capacità di investimento”. Così Andrea Zappia, Ad di Sky Italia, commenta in un’intervista a Repubblica l’acquisizione da parte di BSyB del 90% di Sky Deutschland e del 100% di Sky Italia. “Il gruppo Sky – continua Zappia – agirà da acceleratore per l’innovazione e la produzione di contenuti. L’Italia può diventare la Hollywood europea grazie al capitale creativo e artistico del paese e noi vogliamo avere un ruolo fondamentale”.

“Unire le tre Sky – sottolinea Zappia commentando la nascita del nuovo gruppo che riunisce le attività della società in 5 paesi europei – significa creare una media company leader in Europa con 20 mln di clienti, 14 mld di ricavi, 31.000 dipendenti e 5,7 mld di investimenti in programmazione. Per noi è un’operazione naturale, condividiamo già il marchio, il business model, i contenuti e la cultura e ora possiamo marciare uniti per rendere sempre migliore e più ricca l’esperienza dei clienti”.

Zappia si sofferma anche sull’importanza dell’accordo sottoscritto con Telecom Italia: “Per la prima volta porteremo tutti i canali e le funzioni Sky non attraverso il satellite, ma via Internet – spiega – L’offerta partirà in primavera e si rivolgerà agli 8 milioni di famiglie che hanno già la banda larga Telecom ma non ancora Sky. In questi anni abbiamo spinto molto per la diffusione e l’uso della banda larga con SkyOnDemand e SkyGo, e l’accordo con Telecom darà un importante contributo a questo sviluppo”.

Quanto all’eventualità di trasferire una parte dei contenuti sul digitale terrestre in modalità “free”, che era circolata nelle scorse settimane, Zappia chiarisce la situazione: “Siamo una media company con la stragrande maggioranza di ricavi che arriva dalla pay Tv, quindi non avrebbe senso traslocare sul ‘free’. Siamo già entrati nel business della Tv gratuita con Cielo, il canale è più che cresciuto nel 2014, e potremmo aumentare la nostra presenza, ma senza mettere in dubbio il cuore del nostro business”. Una posizione che lascia intendere il fatto, trapelato ultimamente, che la Pay tv potrebbe decidere di spostare in chiaro sul digitale terrestre i propri canali all news.

Un altro dei temi del momento è l’attesa per l’eventuale arrivo di Netflix anche in Italia, rispetto al quale Zappia non manifesta preoccupazioni: “Vi sono già una dozzina di Over the top operanti in Italia, tra cui Sky online, Infinity e TimVision. Quando arriverà Netflix sarà quindi l’ultimo della lista e troverà una concorrenza agguerrita in un mercato sovraffollato di Tv gratuita e in un ciclo economico avverso”.

Infine i diritti per la Champions league 2016 che passeranno a Mediaset, rispetto a cui ogni tanto tornano in auge i rumor su una possibile trattativa per portare la compatizione anche su Sky: “Non credo che Mediaset voglia farlo – conclude Zappia – Detto questo, nonostante sia una grande property, non si può aver sempre tutto, e noi complessivamente avremo tanto”

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