INNOVAZIONE

Smart working ibrido, Cisco mette il turbo alla rete. In campo Wi-fi6 e 5G private

Presentate nuove soluzioni wireless che puntano a potenziare produttività e agilità del lavoro da qualsiasi luogo. Focus su aziende, scuole e amministrazioni

Pubblicato il 10 Feb 2022

cisco

Lavoro ibrido, Cisco lancia quattro nuove tecnologie wireless che puntano a rendere la rete più potente e affidabile. In campo le nuove soluzioni Wi-Fi 6E, Private 5G, Switch Catalyst 9000X e Cisco Silicon One in grado, fa sapere l’azienda in una nota, di “collegare più persone, più dispositivi e spazi di lavoro diversi in più luoghi”. Si puntaa potenziare la rete permettendo a aziende, scuole e amministrazioni di lavorare ad alti livelli.

Ecco le nuove tecnologie

Wi-Fi 6E (Catalyst 9136 e Meraki MR57): la tecnologia Wi-Fi 6E aumenta la capacità della rete per raggiungere prestazioni superiori a quelle gigabit. I nuovi prodotti Cisco Wi-Fi 6E delle famiglie Catalyst e Meraki sono i primi access point 6E di fascia alta del settore che si rivolgono ad ambienti aziendali ibridi particolarmente esigenti.

Cisco Private 5G: il servizio gestito Private 5G di Cisco, fornito insieme a service provider e partner tecnologici internazionali, offre un’esperienza wireless semplice ed integrata con la rete Enterprise, intuitiva da utilizzare e affidabile per il passaggio digitale verso il lavoro ibrido e l’IoT.

Switch Catalyst 9000X: i nuovi modelli Catalyst 9000X forniscono la velocità, la larghezza di banda e la scalabilità necessarie per supportare l’accesso alla rete 100G/400G per il passaggio al lavoro ibrido nel campus e per il potenziamento delle filiali con sicurezza zero trust e la massima efficienza energetica.

Cisco Silicon One integrato nei portfolio di switch Catalyst: Cisco Silicon One, originariamente distribuito in reti web scale e service provider, è da oggi integrato nei nuovi switch Catalyst 9500X e 9600X.

Porte aperte a cloud ibrido e AI

Le aziende grandi e piccole si sono dovute adeguare alle principali transizioni digitali, spiega l’azienda, che hanno ridefinito i piani e i modelli operativi IT negli ultimi due anni, tra cui il cloud ibrido per collegare cloud privati e pubblici, Intelligenza artificiale e Machine Learning per l’adozione dell’IoT, e il lavoro ibrido per connettere persone, dispositivi, spazi di lavoro e processi in modo sicuro. Infatti il successo del lavoro ibrido non dipende semplicemente dalla capacità di sostenere una forza lavoro remota, bensì dalla capacità di adattarsi al cambiamento. La rete si trova al centro del processo.

Più valore alla forza lavoro

“La rete è il fattore abilitante del lavoro ibrido – dice Todd Nightingale, vp esecutivo e dg Enterprise Networking and Cloud di Cisco -. Le funzionalità della rete potenziano la forza lavoro. Maggiori sono le prestazioni, l’agilità e la flessibilità integrate nelle reti, più forte è la forza lavoro. Le nostre nuove soluzioni di rete wireless insieme ai nuovi switch Catalyst potenziati da Silicon One, abilitano la produttività e l’agilità del lavoro ibrido connettendo tutti e tutto da qualsiasi luogo”.

“Negli ultimi anni, le aziende hanno accelerato i loro piani per supportare modelli di lavoro ibrido. Una componente fondamentale di tali piani è una rete sicura e potente che sia in grado di connettere qualsiasi utente in qualsiasi momento – spiega Brandon Butler, Research Manager, Enterprise Networks di Idc -. Secondo Idc la rete del futuro dovrà rispondere alla crescente richiesta di prestazioni e affidabilità per offrire, in ultima analisi, maggiore agilità e produttività al business”.

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