IN 115 PAESI

T-Mobile Usa azzera il data roaming

Dal 31 ottobre gli americani all’estero potranno trasferire dati e scambiare messaggi senza costi aggiuntivi sul piano tariffario. E le chiamate costeranno 20 centesimi al minuto. Anche l’Italia nei 115 Paesi coperti dall’offerta. Il Chief Executive Legere: “Contiamo sull’aumento del traffico voce e degli abbonati”

Pubblicato il 11 Ott 2013

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C’è anche l’Italia tra i 115 Paesi in cui gli abbonati di T-Mobile Us potranno usufruire di trasmissione dati e messaggistica esattamente come se fossero negli Stati Uniti, senza dover pagare cioè nulla di più rispetto al piano tariffario prestabilito, e potranno anche telefonare al costo di soli 20 centesimi al minuto.

L’operatore statunitense ha infatti deciso di intervenire sulla questione del roaming internazionale (e relativi costi, spesso esorbitanti per gli utenti) abbattendolo del tutto per gli aderenti al piano tariffario “Simple Choice Plan” che intendo usufruire di messaggi di testo e navigazione web e stabilendo una quota forfettaria per le chiamate in voce da dispositivo mobile o telefono fisso.

L’iniziativa, che copre numerosi Stati dei cinque continenti, partirà dal 20 ottobre per i nuovi clienti dell’operatore americano e dal 31 ottobre per i vecchi.

“Questo risolverà uno dei principali problemi degli utenti” ha spiegato il Chief Executive di T-Mobile Us John Legere, ricordando che, da vari studi, il 40% degli americani che viaggiano all’estero spegne la ricezione e lo scambio dei dati per evitare di incorrere in bollette da capogiro.

Legere ha ammesso che gli operatori ricavano miliardi di dollari all’anno, con margini fino al 90%, dale tariffe roaming, che posso toccare anche le migliaia di dollari per un breve viaggio. “Non dovrebbe essere così – ha detto Legere – la verità è che l’industria sta applicando tariffe onorose per il roaming, ma quello che è più sorprendente è che nessuno dice niente, almeno finora”.

Attualmente la stessa T-Mobile fa pagare da 10 a 15 dollari per megabyte di dati scaricati all’estero, ha precisato il Chief Marketing Officer Mike Sievert.

Tuttavia, ha aggiunto Legere, la compagnia non si aspetta un calo nei ricavi da roaming come risultato dell’eliminazione delle tariffe su dati e texting, ma prevede maggiori guadagni dalle chiamate in voce, perché ritiene che, in base alla nuova proposta tariffaria, gli utenti saranno incoraggiati a usare maggiormente i loro telefoni in viaggio invece di lasciarli a casa o usarli a singhiozzo per evitare di spendere, come spesso fanno. Inoltre i dirigenti si attendono “un significativo aumento degli abbonati sia sul fronte consumer sia su quello business”.

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