VIOLENZA DOMESTICA

Stalkerware, Italia seconda in Europa per numero di vittime

Secondo le rilevazioni di Kaspersky sono 54mila nel mondo le vittime di “spionaggio” da parte del partner attraverso piattaforme software. Ecco come identificare ed eliminare le app malevole

Pubblicato il 26 Feb 2021

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Sono stati quasi 54mila nel mondo gli utenti mobili colpiti nel 2020 da stalkerware, lo “spionaggio” del partner attraverso software. E questo, nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia. Emerge da un’indagine Kaspersky, secondo cui l’Italia si posiziona, per il secondo anno consecutivo, al secondo posto tra i Paesi europei più colpiti dal fenomeno e all’ottavo nella classifica mondiale.

Il fenomeno degli stalkerware utilizzati nei casi di violenza domestica è ancora molto diffuso: il lockdown ha prodotto una diminuzione del “solo 20%” rispetto all’anno precedente quando le vittime erano 67.500, osserva Kaspersky.  Anche in Italia la situazione non è migliorata di molto: nel 2020, il numero di utenti colpiti è diminuito solo del 37% (1.144 nel 2020 contro i 1.829 del 2019).

“Tenuto conto che gli stalkerware spesso vengono utilizzati per controllare virtualmente la vita del partner – si legge nel report – è opportuno tenere in considerazione che nel periodo preso in esame in tutto il mondo la pandemia ha costretto milioni di persone in casa tra cui le vittime di stalkerware. Da marzo a giugno 2020, infatti, a livello globale abbiamo assistito ad un calo delle segnalazioni annuali degli utenti colpiti da stalkerware e successivamente, quando in molti Paesi le restrizioni sono state allentate, i numeri hanno cominciato a stabilizzarsi”.

Dimensioni globali del fenomeno

Gli stalkerware sono una forma di cyberviolenza. Si tratta di un fenomeno globale che colpisce tutti i Paesi indipendentemente dalle dimensioni o dalla cultura. Tra i 10 Paesi più colpiti dal fenomeno troviamo Russia, Brasile, Stati Uniti d’America, India, Messico, Germania (primo Paese in Europa per diffusione del fenomeno) Iran, Italia (che nel 2019 si era invece classificata al sesto posto nella classifica mondiale), Regno Unito e, infine, Arabia Saudita.

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“Dietro ogni numero si nasconde una persona e, a volte, una silenziosa richiesta di aiuto – dice Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky -. Proprio per questo motivo e per avere una visione più approfondita del problema, condividiamo la nostra esperienza con la community che lavora per porre fine a questo fenomeno”.

Strategie anti-cyberviolenza

Dal 2021, insieme ad altri quattro partner, Kaspersky collabora al progetto europeo “DeStalk” sostenuto dalla Commissione europea attraverso il programma per i Diritti, l’uguaglianza e la cittadinanza. Secondo i dati rilevati da Kaspersky, nel 2020, sono circa 6.459 gli utenti europei mobili colpiti da stalkerware.

Nel 2019, prima di partecipare al progetto DeStalk, Kaspersky ha fondato, insieme ad altre nove organizzazioni la Coalition Against Stalkerware, che ora conta 30 membri provenienti da tutto il mondo. “Le organizzazioni che fanno parte della Coalition Against Stalkerware hanno raggiunto obiettivi molto importanti nell’ultimo anno – dice Eva Galperin, direttore della Cybersecurity, Electronic Frontier Foundation -. La coalizione ci ha permesso di adottare un approccio olistico a un problema complesso. Non esiste una soluzione semplice ma è necessario lavorare su molti fronti”.

Kaspersky ha rilasciato TinyCheck, strumento anti-stalkerware gratuito che ha l’obiettivo di aiutare le organizzazioni no-profit a sostenere le vittime di violenza domestica e proteggere la loro privacy. La caratteristica dello strumento è la capacità di rilevare gli stalkerware e informare gli utenti colpiti senza che il persecutore lo sappia. Lo strumento è stato positivamente accolto dalla community di sicurezza informatica e viene costantemente aggiornato.

Come individuare le app malevole

Per verificare la presenza di stalkerware su un dispositivo mobile Kaspersky raccomanda di controllare le autorizzazioni concesse alle app installate (le applicazioni stalkerware possono nascondersi dietro falsi nomi e avere accesso a messaggi, chiamate, posizione e altre attività personali”. Disinstallare le app che non vengono più utilizzate. Controllare le impostazioni di download da “fonti sconosciute”. Controllare la cronologia del browser: per scaricare gli stalkerware, il persecutore dovrà visitare alcune pagine web sconosciute all’utente colpito.

Inoltre serve contattare le autorità locali e le organizzazioni di servizi che supportano le vittime di violenza domestica per ricevere assistenza e pianificare insieme le misure da adottare.

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