L’agentic AI rappresenta una nuova frontiera dell’intelligenza artificiale applicata alle reti. A differenza dell’AI tradizionale, che si limita a fornire analisi e suggerimenti, l’agentic AI è progettata per agire autonomamente, prendendo decisioni operative in tempo reale. Gli agenti intelligenti non solo interpretano i dati, ma intervengono direttamente per risolvere problemi, ottimizzare le performance e prevenire guasti.
Questa evoluzione è particolarmente rilevante nel contesto delle reti digitali moderne, sempre più complesse, distribuite e critiche per il funzionamento di servizi cloud, applicazioni aziendali e infrastrutture pubbliche. L’agentic AI consente di passare da una gestione reattiva a una gestione proattiva e predittiva, riducendo i tempi di intervento, i costi operativi e i rischi di disservizio.
Indice degli argomenti
I vantaggi dell’agentic AI per l’automazione delle reti
L’applicazione dell’agentic AI al networking porta con sé una serie di benefici tangibili:
- Automazione intelligente: gli agenti AI possono identificare e risolvere autonomamente problemi come congestioni, configurazioni errate o guasti hardware, senza intervento umano.
- Ottimizzazione continua: grazie all’analisi costante della telemetria, l’agentic AI è in grado di adattare dinamicamente le risorse di rete per garantire la massima efficienza.
- Esperienza utente migliorata: anticipando i problemi prima che si manifestino, le reti agentiche assicurano una qualità del servizio superiore, soprattutto in ambienti ad alta densità come campus universitari, ospedali e data center.
- Integrazione multi-dominio: gli agenti AI operano trasversalmente su reti wired, wireless, Wan e cloud, offrendo una visione unificata e azionabile dell’intera infrastruttura.
- Scalabilità e resilienza: l’autonomia operativa consente di gestire ambienti complessi e in crescita, riducendo la dipendenza da interventi manuali e aumentando la resilienza del sistema.
Marvis e Mist: l’ecosistema agentico di Hpe Juniper
Hewlett Packard Enterprise ha portato l’agentic AI al centro della sua strategia di networking attraverso la piattaforma Mist e l’assistente virtuale Marvis AI. Questi strumenti, nati in Juniper e ora integrati nel portafoglio Hpe, rappresentano uno dei sistemi più avanzati di automazione intelligente oggi disponibili.
Marvis AI analizza la telemetria di rete in tempo reale e genera workflow automatizzati per la risoluzione dei problemi. Con le nuove capacità conversazionali, Marvis diventa un interlocutore attivo, capace di dialogare con gli operatori IT e suggerire azioni correttive basate su insight personalizzati.
Il dashboard Marvis Actions consente la remediation autonoma di problemi come porte mal configurate, congestioni di capacità e hardware non conforme. Tutto questo avviene sotto supervisione IT, garantendo controllo e trasparenza.
LEM e Marvis Minis: gemelli digitali per la previsione delle esperienze
Una delle innovazioni più interessanti introdotte da HPE è il Large Experience Model (LEM), un modello AI che analizza miliardi di dati da applicazioni come Zoom e Teams per prevedere le performance future. Grazie ai Marvis Minis, gemelli digitali che simulano l’esperienza utente, LEM può anticipare problemi anche senza dati in tempo reale, agendo preventivamente per garantire la qualità del servizio.
Questa capacità predittiva è particolarmente utile nei data center, dove la continuità operativa è essenziale. I Marvis Minis estendono la validazione continua anche alle reti dei data center, integrandosi con il database contestuale Apstra per fornire insight intelligenti e abilitare il provisioning autonomo dei servizi.
GreenLake Intelligence e OpsRamp: l’architettura agentica di Hpe
Le innovazioni Mist si inseriscono nel framework GreenLake Intelligence, l’approccio di nuova generazione di Hpe all’autonomous IT. Questo ecosistema distribuisce agenti AI specializzati su più livelli dell’architettura IT, abilitando ottimizzazione proattiva e decisioni intelligenti su networking, storage e compute.
L’integrazione con OpsRamp, la piattaforma Itom AIOps di Hpe, consente una gestione semplificata degli ambienti ibridi e multi-cloud, con osservabilità full-stack e flussi di lavoro agentici pensati per i data center moderni. La sinergia tra Mist, OpsRamp e GreenLake crea una visibilità end-to-end che permette di agire su tutta l’infrastruttura, anticipando i bisogni e riducendo i costi operativi.
L’acquisizione di Juniper: un cambio di paradigma per HPE
La fusione con Juniper Networks, conclusa il 2 luglio 2025, rappresenta un punto di svolta strategico per HPE. L’operazione, del valore di 13,4 miliardi di dollari, ha portato alla nascita di una divisione networking guidata da Rami Rahim, ex CEO di Juniper. Il nuovo portafoglio unificato copre segmenti enterprise, service provider e cloud, e integra soluzioni di sicurezza come SRX firewall, NAC e SASE.
Questa acquisizione consente ad HPE di competere sia nel mercato “AI for networks” che in quello “networks for AI”, offrendo architetture sicure e scalabili per ambienti campus, data center e cloud. Il business networking contribuirà per oltre il 50% al reddito operativo totale di HPE, con prospettive di crescita redditizia nel lungo termine.
Sicurezza AI-native e sfide regolatorie
Nonostante i vantaggi, l’integrazione tra le linee di prodotto HPE e Juniper presenta sfide, soprattutto sul fronte della sicurezza AI-specifica. Mentre Mist offre vantaggi operativi grazie al machine learning, la protezione contro minacce come avvelenamento dei modelli o estrazione dei dati richiede ulteriori sviluppi.
La roadmap di prodotto dovrà affrontare anche le implicazioni del licensing AIOps imposto dal Doj, che potrebbe aprire l’accesso a componenti chiave della tecnologia Mist a concorrenti. Tuttavia, la profondità di integrazione con GreenLake e la capacità di offrire visibilità infrastrutturale completa potrebbero rappresentare un vantaggio competitivo difficile da eguagliare.
Banda ultralarga e reti intelligenti: un binomio strategico
L’evoluzione verso reti autonome e AI-native si inserisce perfettamente nel contesto della banda ultralarga, infrastruttura abilitante per applicazioni innovative e servizi intelligenti. Le capacità agentiche di Mist e Marvis, unite alla potenza di GreenLake, possono trasformare la rete in un motore di innovazione per le smart city, l’industria 4.0 e la sanità digitale.