STRATEGIE

Amazon esternalizza il progetto droni: tagli al personale nella unit “PrimeAir”

Accordi con l’austriaca Facc Aerospace e la spagnola Aernnova Aerospace per la costruzione di alcuni componenti. Intanto prosegue l’espansione in Italia: taglio del nastro dell’hub di Udine, 100 nuovi posti di lavoro

Pubblicato il 19 Nov 2020

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Mentre prosegue lo sviluppo della rete Amazon sul territorio italiano, con cento posti di lavoro in arrivo a Udine, il colosso di Seattle fa sapere che sorte non altrettanto felice è toccata al progetto delle consegne via drone, Amazon Prime Air. Secondo quanto riportato stamani dal Financial Times, infatti, decine di dipendenti impiegati nella manifattura e nella ricerca e sviluppo dell’iniziativa sono stati licenziati. Il provvedimento è giunto a seguito degli accordi provvisori che Amazon avrebbe preso con due produttori esterni europei per costruire componenti del suo drone. Le due aziende sono l’austriaca Facc Aerospace e la spagnola Aernnova Aerospace, con cui tuttavia non si sarebbe ancora trovato un accordo definitivo. Sempre secondo il quotidiano, potrebbero presto essere raggiunti accordi anche con altre aziende.

Il progetto di consegne via drone di Amazon, annunciato pubblicamente per la prima volta dal Ceo Jeff Bezos nel 2013, non sarebbe comunque vicino alla sua piena operatività. A giugno Jeff Wilke, amministratore delegato del business consumer mondiale di Amazon, aveva dichiarato che l’avvio era in programma “tra mesi”. Tuttavia, secondo voci giunte al Financial Times, le consegne via drone su larga scala sarebbero in realtà ancora “lontane anni”.

Cresce la rete logistica italiana

In Italia, intanto, Amazon espande la propria rete logistica con l’apertura del nuovo deposito di smistamento a Colugna, frazione di Tavagnacco (Udine), alimentato da energia rinnovabile. Il nuovo sito creerà, secondo le previsioni del colosso del commercio elettronico, oltre cento posti di lavoro a tempo indeterminato tra operatori di magazzino assunti da Amazon e autisti delle aziende fornitrici di servizi di consegna.
Il sito è stato realizzato secondo i più alti standard di sostenibilità, con sistemi energetici e di illuminazione innovativi. “Il nuovo deposito rafforza ulteriormente la nostra rete logistica permettendoci di rispettare le promesse di consegna ai clienti e supportare tutte le aziende che vendono i loro prodotti su Amazon“, ha dichiarato Gabriele Sigismondi, responsabile di Amazon Logistics in Italia. “Inoltre, siamo particolarmente orgogliosi di questo magazzino dal punto di vista della sostenibilità: questo centro, realizzato con particolare attenzione al rispetto dell’ambiente, rappresenta una dimostrazione ulteriore dell’impegno di Amazon che tutti i giorni lavora per soddisfare le richieste dei clienti costruendo una rete logistica sempre più innovativa e sostenibile”.

Questa nuova apertura segue quella avvenuta lo scorso anno in Friuli-Venezia Giulia, a Fiume Veneto (Pordenone), dove Amazon ha aperto un deposito di smistamento. Ma si è trattato solo dell’ultimo tassello di un grande puzzle: dal suo arrivo in Italia nel 2010, infatti, Amazon ha investito oltre 5.8 miliardi di euro creando oltre 6.900 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, cui si aggiungeranno altri 1.600 posti di lavoro entro la fine dell’anno, raggiungendo un totale di oltre 8.500 dipendenti impiegati in oltre 25 siti in tutto il Paese. Solo nel 2020, l’azienda ha annunciato l’apertura di due nuovi centri di distribuzione a Castelguglielmo/San Bellino (Rovigo) e Colleferro (Roma). Per servire i clienti Amazon Prime Now, l’azienda ha inoltre aperto due centri di distribuzione urbani a Milano e Roma.

(Echo)Red: per ogni acquisto, 10 euro contro la pandemia e l’Hiv

Le novità targate Amazon però non si fermano qui, e si estendono anche sul fronte sociale e tecnologico.
Per la prima volta, infatti, la società collabora con (Red), l’organizzazione no profit che, attraverso la partnership con le aziende, raccoglie fondi per combattere le malattie più pericolose. Amazon, attraverso questa collaborazione, offrirà ai clienti la possibilità di contribuire alla causa grazie all’acquisto dell’edizione limitata di (echo)Red, il dispositivo lanciato a settembre 2020 caratterizzato da un nuovissimo design sferico, audio premium e supporto smart home hub per Zigbee, Bluetooth e modalità Low Energy. Per ogni acquisto di (echo)Red, Amazon donerà 10 euro al Fondo globale per sostenere la risposta al Covid-19 e i programmi per l’Hiv e l’Aids nell’Africa sub-sahariana. L’edizione limitata (echo)Red è disponibile in Italia a partire da oggi a 99,99 euro.

E Alexa ora interagisce in modalità Multilingua

Anche ad Echo, intanto, si estende da oggi la nuova modalità Multilingue di Amazon, che permette ai clienti italiani di interagire con Alexa in italiano, inglese o entrambi contemporaneamente. In particolare, i clienti che utilizzano i dispositivi Echo o quelli con integrazione Alexa possono cambiare la lingua del proprio device in italiano/inglese nella sezione dispositivi dell’App Alexa, entrando nelle impostazioni del singolo dispositivo all’interno dell’App, alla voce “lingua”. Sui dispositivi Echo dotati di display, come Echo Show, i clienti possono anche scorrere sullo schermo verso il basso per accedere alla sezione delle impostazioni e cambiare la lingua. Qualora non fosse presente l’opzione inglese/italiano o italiano/inglese all’interno delle impostazioni, sarà necessario assicurarsi di aver scaricato l’ultimo aggiornamento software, chiedendo: “Alexa, verifica la presenza di aggiornamenti software”.

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