RECOVERY FUND

Banda ultralarga e digitale: gli italiani credono nelle potenzialità ma non si fidano dell’execution

Da un’indagine Vodafone-Kantar emerge una conoscenza più elevata, rispetto alla media continentale, riguardo alle azioni considerate strategiche per la ripresa anche se spicca lo scetticismo sulla messa in opera. Nel nostro Paese le risorse previste per le nuove reti sono inferiori a quelle delle principali economie: al 5G appena lo 0,5% del Pnrr

Pubblicato il 08 Feb 2021

recovery fund-vodafone

Il Recovery fund è uno strumento efficace per sostenere la ripresa dei paesi europei, purché punti sui settori strategici per il rilancio economico: digitalizzazione e banda ultralarga, piccole imprese, sanità e lavoro. Lo rivela l’indagine “Digitising Europe pulse survey” condotta da Kantar e pubblicata da Vodafone e Vodafone Institute. Il sondaggio è stato effettuato lo scorso dicembre su oltre 15.000 cittadini di 15 paesi europei (14 paei Ue, inclusa l’Italia, più il Regno Unito) per verificare la percezione e l’atteggiamento nei confronti del Recovery fund.

In Italia il livello di consapevolezza è altissimo: oltre il 90% conosce il piano finanziario europeo per la ripresa e la resilienza (la media europea è dell’80%).

Tre europei su quattro ritengono che siano aspetti importanti per la ripresa la digitalizzazione di pubblica amministrazione e di servizi pubblici (75%, dato che sale all’80% fra gli italiani), le competenze digitali (74% in Europa, 78% in Italia) e l‘accesso a Internet su fibra ottica e 5G (73% in Ue, 77% in Italia).

Investimenti anche su sanità e Pmi

Anche su altri aspetti indagati da Vodafone-Kantar le percentuali degli italiani superano le medie europee. Per esempio, il 95% degli italiani pensa che i fondi europei dovrebbero impattare in maniera più urgente il settore sanitario (contro il 92% in Europa); il 92% ritiene che debba creare opportunità per le piccole imprese colpite dalla pandemia (contro l’88% in Europa) e il 92% dice che dovrebbe creare nuovi posti di lavoro (dato europeo: 86%).

Per nove italiani su dieci è inoltre importante che il pacchetto di aiuti europei contribuisca a salvare posti di lavoro; per una percentuale quasi analoga è importante che i fondi del Recovery fund siano destinati anche alla lotta alla pandemia.

Il 33% degli italiani non crede nell’execution

Il 20% del Recovery fund è destinato alla digitalizzazione e ciò indica che gli obiettivi della Commissione europea sono in linea con le richieste dei cittadini dell’Ue. Tuttavia gli europei si mostrano scettici sull’execution. Gli obiettivi potrebbero restare insoddisfatti nel momento in cui entreranno nei piani nazionali di ripresa (come il Pnrr italiano).

I più scettici sono i cittadini di Germania, Grecia, Ungheria e Regno Unito, ma anche in Italia molti scuotono la testa: uno su tre teme che gli investimenti non saranno veramente indirizzati nelle aree su cui è stato promesso un intervento. I nostri connazionali temono che saranno dirottati vero il salvataggio di industrie in crisi, cassa integrazione e programmi per le imprese.

Meno di sette italiani su dieci pensa che i fondi europei dovrebbero essere legati a precise condizioni: il 34% vorrebbe condizioni più flessibili, il 33% è per un approccio più severo.

Allarme sulle risorse per il 5G

Il Pnrr afferma che la digitalizzazione è fondamentale perché abilita gli altri assi strategici (transizione ecologica e inclusione sociale), che dovranno guidare l’azione di rilancio del Paese. Tuttavia, secondo gli operatori telecom, secondo le prime indicazioni, alle misure per il 5G è stato destinato appena lo 0,5% delle risorse complessive. Gli iniziali 11 miliardi destinati al digitale quando erano iniziate le discussioni a inizio estate, riferiscono fonti di Ansa, a dicembre si sono ridotti a 5-6 miliardi e negli ultimi mesi sarebbero scesi a 3,3 miliardi, di cui solo 2,2 per banda ultralarga e 5G, quindi ragionevolmente solo 1 miliardo per il 5G.

Una cifra assolutamente insufficiente: complessivamente per le infrastrutture digitali servirebbero almeno 10 miliardi secondo i calcoli di Asstel.

La Germania ha previsto un investimento di circa 6 miliardi di euro per garantire, entro il 2025, il massimo sviluppo del 5G, in particolare nelle aree interne e rurali. Anche la Spagna, a dicembre 2020, ha presentato un piano di oltre 4 miliardi e l’Italia, fa notare l’industria delle Tlc, dovrebbe investire almeno altrettanto.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati