MERCATO

Softbank “brucia” 9 miliardi di dollari in Borsa, pesa l’Ipo “soft” Uber

Il gruppo giapponese è il maggiore investitore della società del ride hailing, il cui andamento debole in borsa impatta sul titolo. Per gli analisti, però, nessun problema per gli utili del colosso di Masayoshi Son

Pubblicato il 13 Mag 2019

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L’andamento lento del titolo di Uber pesa sul suo finanziatore Softbank, il gruppo giapponese rifocalizzatosi dall’industria delle Tlc alle attività di investimento in innnovazione. L’Ipo  (giovedì) della società del ride hailing ha significato per l’azienda guidata da Masayoshi Son un guadagno di 3,8 miliardi di dollari sulla quota detenuta in Uber, ma le perdite negli scambi successivi sul titolo del gigante dei taxi privati hanno spinto le vendite anche sul titolo del colosso giapponese, che ha “bruciato” 9 miliardi di dollari di valore di mercato.

Nel suo debutto di giovedì, Uber ha messo in vendita le sue azioni a 45 dollari, verso la parte bassa della forchetta che era stata indicata (44 -50 dollari). La società ha piazzato 180 milioni di titoli raccogliendo 8,1 miliardi di dollari e raggiungendo una valutazione di 75 miliardi circa, ben al di sotto dei 120 miliardi a cui aveva puntato lo scorso anno. Un risultato che alcuni analisti hanno giudicato un flop, nonostante si tratti dell’Ipo più grande per un’azienda tech Usa da quella del 2012 di Facebook e la decima in assoluto più grande dell’anno.

Softbank, tramite il suo fondo  Vision Fund, è il maggior azionista di Uber (ha investito 7,7 miliardi di dollari). Il titolo del gruppo giapponese si è apprezzato del 60% l’anno scorso proprio in virtù dei tanti soldi infusi in decine di imprese innovative ma, secondo alcuni analisti, le prestazioni di Uber in Borsa possono essere un banco di prova per la tenuta del business degli investimenti hitech di Masayoshi Son.

“E’ troppo presto per dire quanto il titolo Softbank sarà influenzato dalle fluttuazioni di prezzo di Uber nei prossimi mesi”, ha spiegato Tomoaki Kawasaki di Iwai Cosmo Securities su Bloomberg. “Per ora, anche se c’è un impatto, non credo sarà significativo per gli utili del Vision Fund”.

Vision Fund è un fondo da 100 miliardi di dollari lanciato col sostegno di investitori sauditi che finanzia le aziende globali più promettenti e ad alto tasso di crescita con tecnologie disruptive quali robotica e intelligenza artificiale. Insieme a Delta Fund, altro fondo di investimenti di Softbank, ha contribuito per 1,26 trilioni di yen (11,5 miliardi di dollari) agli utili del gruppo giapponese nell’anno fiscale terminato il 31 marzo, poco più della metà del totale.

La strategia del patron di Softbank Masayoshi Son prevede un progressivo allonamento dal business delle telecomunicazioni per spostare il gruppo sulle attività di investimento nei settori hitech a più alto potenziale di crescita e di guadagno. In quest’ottica, Softbank ha dato vita nel 2017 al Vision Fund, ha ceduto la controllata americana Sprint alla rivale T-Mobile Us e ha quotato a dicembre la divisione Tlc mobile.

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