COMPETENZE

Google, in Italia “digitalizzati” 1 milione di cittadini e imprese

Big G rende noti i risultati del programma di formazione avviato nel nostro Paese a luglio 2020 per accelerare la ripresa economica. E intanto rilancia la scommessa sulla stampa locale: via a nuovi tool per lettori e giornalisti

Pubblicato il 18 Nov 2021

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Google ha raggiunto l’obiettivo prefissato per la fine del 2021 di portare a oltre un milione il numero complessivo di imprese e persone che ha aiutato a digitalizzarsi. Il risultato è stato raggiunto grazie al progetto Italia in Digitale, lanciato a luglio 2020 nel nostro Paese per accelerare la ripresa economica attraverso progetti di formazione, strumenti e partnership, e grazie alle iniziative dedicate all’ampliamento delle competenze digitali, come Crescere in Digitale e Google Digital Training.

L’accentuazione delle disuguaglianze era già preoccupante prima della diffusione del Covid-19, ma la pandemia ha ampliato ulteriormente il divario esistente. La conseguente crisi economica ha colpito soprattutto le donne, chi ha un reddito basso, i giovani, le persone con disabilità, le minoranze etniche. Come se non bastasse, i dati mostrano che la ripresa di questi gruppi è più lenta rispetto a quella di altri. Consideriamo per esempio le donne: secondo il McKinsey Global Institute, le donne hanno avuto l’80% in più di probabilità di perdere il lavoro durante la pandemia rispetto agli uomini. Se guardiamo nello specifico all’Italia, a dicembre 2020 Istat fotografava una riduzione degli occupati di 101 mila unità, di cui 99 mila donne. I settori con una forza lavoro maggiormente femminile, come il turismo e la vendita al dettaglio, sono stati colpiti più duramente dal lockdown e molte più donne che uomini in Europa sono state costrette a lasciare il lavoro per via di un maggiore carico di impegni domestici, tra i quali la cura dei figli.
“In contrasto con questa ripresa impari che procede lentamente, la digitalizzazione della società è in continua accelerazione – spiega Big G nel sui blogpost – In Google abbiamo la responsabilità di aiutare tutte le persone a beneficiare della tecnologia, ma non abbiamo tutte le risposte. Possiamo solo continuare a unire le forze con chi vuole come noi favorire una ripresa inclusiva e sostenibile”.

In questo senso, l’impegno di Italia in Digitale non è il solo. Lo scorso anno Google.org, la divisione filantropica di Google, ha fornito un grant di 5 milioni di dollari a Youth Business International (YBI), una rete globale di organizzazioni di servizi alle imprese che aiuta i piccoli imprenditori, con l’obiettivo di supportare oltre 200.000 micro, piccole e medie imprese in 32 paesi, tra i quali l’Italia, e aiutarle ad affrontare la situazione di emergenza causata dalla pandemia. Nel contesto di questo progetto, una storia italiana è quella di Anna Basile, supportata dal partner italiano di YBI MicroLab.

La scommessa sulle news, Google rilancia

Google scommette sull’informazione locale. E schiera in campo nuovi strumenti a disposizione di lettori e giornalisti “per fermare – fa sapere l’azienda – il declino dell’editoria che svolge un servizio prezioso per la sua comunità”.

Tutte le novità per i lettori

La prima novità consiste nel nuovo “carosello” di Google News che mostrerà, a fianco delle fonti nazionali, anche quelle locali che acquisiranno in questo modo una rilevanza maggiore. La nuova funzione, inizialmente messa a punto per fornire informazioni a tema pandemia, viene ora estesa a tutti i temi. “L’aggiornamento dell’algoritmo – spiega Google – garantirà agli utenti di poter accedere alle storie locali certificate, mentre cercano notizie di valenza più ampia. Questo aiuterà i siti locali e gli editori a raggiungere un pubblico più esteso”.

Una seconda funzione riguarda l’attivazione del sensore Gps su smartphone, tablet e computer. Abilitandolo, così come si farebbe nel caso dell’utilizzo del navigatore sul telefono, Google potrà fornire risultati di ricerca ancora più precisi, recependo le coordinate relative al luogo in cui si trova un utente. “Ad esempio – spiega il team – se sei a Detroit e cerchi qualcosa sul calcio, ti mostreremo i risultati per le squadre locali, dalle scuole superiori ai college, invece di visualizzare solo le partite della squadra professionale”.

Un’ulteriore integrazione metterà al fianco dei titoli e link di siti e giornali ricercati anche i tweet inviati dai loro account ufficiali, per offrire aggiornamenti in tempo reale su un’eventuale notizia in divenire. L’aggiornamento dell’algoritmo è stato già diffuso a livello globale ma verrà implementato gradualmente nei vari paesi.

I nuovi strumenti per i giornalisti

Oltre alle nuove funzionalità per i consumatori, Google ha annunciato nuovi strumenti di dati per i giornalisti. Il primo è il progetto Census Mapper, una mappa che può essere incorporata nelle storie per visualizzare i dati del censimento a livello nazionale, statale e di contea. È stato prodotto nell’ambito del Census Co-op del 2020, supportato dalla Google News Initiative. Può mostrare i dati del censimento a livello locale, mostrando come le popolazioni si sono spostate nel tempo.

Inoltre Google sta migliorando il suo Common Knowledge Project, un progetto di giornalismo visivo che consente ai giornalisti di esplorare i dati locali.

“Le nuove funzionalità – fa sapere l’azienda – potrebbero risultare una magra consolazione per i giornali e siti web locali penalizzati da risorse pubblicitarie dirottate su aziende come Facebook e Google. Entrambi questi giganti della tecnologia hanno investito fondi per sostenere il giornalismo locale, ma non è servito a fermare il declino di giornali che svolgono un servizio prezioso per le loro comunità”.

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