E-HEALTH

Big data in sanità, a firma di Exprivia la prima “intelligenza” clinica

Il progetto di ricerca CareGenius utilizza sistemi di AI e Natural Language Processing per trasformare i dati dei pazienti in strumenti di supporto alle attività di diagnosi e cura. Si parte dalla provincia di Trento. In campo anche l’Università e la Fondazione Bruno Kessler

Pubblicato il 20 Nov 2019

L. O.

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Intelligenza artificiale e Natural Language Processing al servizio della Sanità digitale italiana. E’ l’obiettivo del progetto di ricerca “CareGenius” avviato da Exprivia, che punta a trasformare l’enorme mole di dati relativi ai pazienti (dai referti alle cartelle, analisi, ecografie, radiografie), in una visualizzazione sintetica che abbraccia l’intera storia clinica del soggetto in cura. In questo modo le informazioni diventano immediatamente utilizzabili sia dal Sistema Sanitario sia dal medico curante.

Il debutto del progetto avverrà nel territorio di Trento, dove un accordo con la Provincia Autonoma prevede la messa disposizione del Servizio sanitario provinciale dei risultati della ricerca. Prevista anche la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento e della Fondazione Bruno Kessler per gli ambiti di ricerca tecnologica.

Il progetto di Exprivia riguarda l’elaborazione di una nuova suite informatica che si serve di strumenti come NLP e Intelligenza Artificiale per superare il “sovraccarico cognitivo” rappresentato dai numerosi dati da gestire relativi ai singoli pazienti, un ostacolo che impedisce agli operatori sanitari di avere rapidamente un quadro sintetico delle persone in cura.

Progetto CareGenius, ecco i due pilastri

“Il primo passo del progetto di ricerca – spiega Francesco Bellifemine, Direttore Digital Factory E-Health & Smart City di Exprivia – è l’impiego di algoritmi di NLP per estrarre dai documenti diagnostici e terapeutici informazioni strutturate utilizzabili da algoritmi informatici”.

Il secondo passo prevede la creazione di una grande banca dati che, in ambito di business intelligence, permette per esempio di correlare informazioni cliniche e indicazioni terapeutiche su base territoriale, per rendere sinteticamente rappresentabile e navigabile una mole di informazioni relativa alla storia clinica dei pazienti. Si apre così una nuova realtà, spiega Exprivia, “per rendere più efficiente il sistema sanitario sia dal punto di vista della gestione che per gli ambiti epidemiologico, scientifico, terapeutico”.

“Il progetto CareGenius – sottolinea ancora Bellifemine – è tra i primi in Italia che punta all’impiego dei più avanzati strumenti di Ict e dell’Intelligenza Artificiale per rendere facilmente utilizzabili i dati sanitari della popolazione per scopi terapeutici oltre che di governo del sistema sanitario. Le sue applicazioni contribuiranno a rendere più efficiente l’attività dei medici nelle strutture sanitarie, e anche ad agevolare il compito dei medici di famiglia quando prendono in carico nuovi pazienti seguiti prima da altri medici, come si prevede avverrà fra qualche anno per i numerosi pensionamenti attesi nella categoria”.

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