STRATEGIE

Softbank, avanti con le dismissioni: via quote di Alibaba per 2,2 mld

Il gruppo giapponese cede una parte della partecipazione nel gigante cinese dell’e-commerce. Obiettivo la raccolta di capitali per il contenimento del debito e il riacquisto di asset

Pubblicato il 17 Lug 2020

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Continua la strategia di dismissioni in Softbank. Dopo quelle su T-Mobile US il gruppo giapponese annuncia in sordina di aver venduto una parte della sua partecipazione in Alibaba per un valore complessivo di 2,2 miliardi di dollari. L’obiettivo è la raccolta di liquidità per contenere le perdite dovute al collasso dell’investimento in WeWork. E contemporaneamente riacquisire azioni e rassicurare gli investitori dopo il calo-shock di azioni all’inizio di quest’anno.

L’accordo dovrebbe essere regolato tra maggio 2024 e giugno 2024. I dettagli sono stati resi noti nel report finanziario di fine anno pubblicato dall’azienda il 25 giugno, ma non erano stati segnalati in precedenza. La vendita è stata confermata.

Softbank e Alibaba, una storia di 20 anni

La cessione di quote Alibaba rappresentano un nuovo capitolo nella storia ventennale che lega le due società.

Il fondatore di SoftBank Masayoshi Son è stato uno dei primi sostenitori della Alibaba di Jack Ma e il colosso cinese dell’e-commerce rimane di gran lunga il suo investimento di maggior successo. Nel primi mesi del 2000, Son ha investito 20 milioni nella piattaforma, un “affare” che ora vale oltre 150 miliardi. Son e Ma si sono dimessi dalle rispettivi board il mese scorso.

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L’accordo porta il totale delle azioni Alibaba vendute da Softbank a 13,7 miliardi.

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