IL CASO

5G e trasporto aereo, negli Usa è stallo: tutto rimandato a luglio 2023 (forse)

Più tempo per dotare i velivoli delle strumentazioni che schermano dalle interferenze con la wireless C-Band. Ma si preannuncia un’ulteriore battaglia con le telco At&T e Verizon: le compagnie chiedono di far slittare ancora la deadline e preannunciano disservizi

Pubblicato il 20 Giu 2022

Patrizia Licata

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Negli Stati Uniti le torri 5G nei pressi degli aeroporti e le interferenze della wireless C-Band in alcune operazioni di atterraggio tornano a far scontrare le telco e le compagnie aeree. La soluzione di compromesso annunciata dalla Faa (Federal aviation administration) – le telco mobili come Verizon e At&t ritarderanno fino a luglio 2023 parte del roll-out 5G nelle vicinanze degli aeroporti per dare più tempo di attrezzare gli aerei con le strumentazioni capaci di schermare dai segnali mobili – non soddisfa l’industria del trasporto aereo, che parla di “approccio affrettato” per venire incontro alle esigenze delle telco che mette potenzialmente a rischio la sicurezza del trasporto aereo.

I vettori: “Mancano i componenti per filtrare i segnali mobili”

Dopo oltre un anno di polemiche e stop di alcuni voli negli Usa per motivi di sicurezza, la Federal aviation administration ha reso noto che le telco mobili hanno acconsentito a rinviare parte dell’utilizzo della fascia di spettro radio C-Band per ancora un anno, ritardando l’attivazione di alcune torri e depotenziando il segnale in altre. “Riteniamo di aver trovato un modo che permetterà a aviazione e wireless C-Band 5G di convivere in modo sicuro”, secondo Billy Nolen, ceo della Faa. Ma le compagnie aeree obiettano che la C-Band potrebbe interferire con i radioaltimetri, dispositivi usati per misurare l’altezza degli aerei dal suolo e che sono indispensabili ai politi per l’atterraggio durante il maltempo, quando la visibilità è scarsa.

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I velivoli più soggetti alle interferenze sono quelli più piccoli per le tratte regionali, che dovranno essere attrezzati con filtri o nuovi altimetri entro la fine di quest’anno. I componenti per il retrofitting degli aerei più grandi usati dalle grandi compagnie aeree dovrebbero essere disponibili entro luglio 2023, quando le telco si aspettano di attivare le reti 5G nelle zone urbane “con minime restrizioni”, ha detto la Faa.

Airlines for America, che rappresenta i grandi vettori, obietta che la Faa non ha però ancora approvato i necessari aggiornamenti di prodotto e che i produttori non hanno ancora fabbricato i componenti necessari.  “Non è affatto chiaro che i vettori possano essere pronti entro il termine di luglio 2023, che appare del tutto arbitrario”, afferma il ceo di Airlines for America Nicholas Calio nella lettera inviata a Nolen dell’Faa.

Possibili ripercussioni sul servizio di trasporto aereo

Pochi giorni fa la Faa ha invitato gli amministratori delegati delle principali compagnie aeree statunitensi ad accelerare sull’implementazione del retrofit di alcuni radioaltimetri di aeroplani che potrebbero subire interferenze dal servizio wireless C-Band 5G, dopo che At&t e Verizon si erano viste costrette a rallentare il piano di lancio di nuovi servizi 5G in banda C in alcuni aeroporti a causa delle possibili interferenze con i voli.

Nolen aveva allora avvertito che, poiché le società di telecomunicazioni aumenteranno i segnali, alcuni “aeromobili meno preparati” potrebbero non essere in grado di accedere ad alcuni aeroporti senza adattamenti degli altimetri, scatenando ulteriori polemiche dopo che, a gennaio 2022, alcuni vettori avevano preannunciato una crisi “catastrofica” dell’aviazione che avrebbe potuto portare al blocco di quasi tutto il traffico aereo a causa del dispiegamento del 5G. Sotto la pressione della Casa Bianca, alcuni giorni dopo, At&t e Verizon hanno deciso di ritardare fino al 5 luglio l’accensione di alcune torri wireless e hanno garantito il depotenziamento di altre vicino agli aeroporti, rinviando ogni entrata in attività a luglio. Ora il nuovo rinvio a luglio 2023 che, secondo Nolen, può soddisfare tutti.

Ma per Calio la sicurezza è messa a rischio “dall’approccio che affretta le modifiche agli aerei perché ci sono le pressioni delle aziende delle telecomunicazioni” e ha avvertito che, se i componenti aggiornati non saranno pronti in tempo, ci saranno forti ripercussioni sul servizio aereo.

Telco soddisfatte: “Approccio mirato e graduale”

At&t ha affermato che la Faa “ha sviluppato un approccio mirato per controllare la potenza del segnale accanto alle piste che ci permette di attivare più torri e aumentare la potenza del segnale” e ha aggiunto di aver volontariamente “scelto in buona fede di implementare, a titolo precauzionale, queste misure più specifiche per il settore cosicché le compagnie aeree abbiano più tempo per il retrofitting”.

Di tono simile il commento di Verizon, che ha detto che alzerà volontariamente i limiti sul segnale nel suo rollout del 5G vicino agli aeroporti “con un approccio a tappe nel corso dei prossimi mesi”.

Verizon e At&t hanno speso 68 miliardi di dollari nell’asta per le frequenze 5G indetta dalla Federal communications commission l’anno scorso.  I timori sulle interferenze hanno già causato ritardi nel servizio aereo negli Stati Uniti all’inizio di quest’anno.

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