SCENARI

E’ ufficiale: Zte avrà accesso alla tecnologia Usa

L’amministrazione Trump riabilita definitivamente il gruppo cinese che può tornare a fare affari con le aziende americane. In settimana il voto del Congresso. L’azienda Tlc pienamente operativa dal 13 luglio, sale il titolo alla Borsa di Hong Kong. Si guarda al futuro con ottimismo e determinazione. In Italia accelerazione della roadmap

Pubblicato il 24 Lug 2018

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E’ fatta. I membri della Camera e del Senato Usa lo hanno ufficialmente annunciato: sarà stralciato dalla  National Defense Authorization Act – il voto in calendario in settimana – l’emendamento che conteneva i divieti per l’azienda cinese di acquistare componenti dai fornitori statunitensi. Serve ancora l’ok finale di entrambe le Camere – – il voto in calendario in settimana –, ma il dado è tratto. Zte non fa più ufficialmente parte della black list stilata dal governo Usa per ragioni di sicurezza nazionale e ha ripreso tutte le attività. Mossa immediatamente rimbalzata sul titolo dell’azienda cinese che ha visto il titolo aumentare del 4%, sul mercato di Hong Kong.

Se è vero che in base ai termini dell’accordo la compagnia cinese non potrà essere parte di progetti pubblici ossia di tipo “governativo”, sul fronte del private business sono caduti tutti i veti. Un team dedicato, istituito dal governo, si occuperà inoltre di monitorare il “comportamento” della società a garanzia ulteriore del rispetto di tutte le “clausole”. Ma la rapida riorganizzazione del management, la multa da 1 miliardo di dollari e la cauzione aggiuntiva per 400 milioni sono già state considerate risolutive della vicenda, al punto da far cadere definitivamente il “bando” che bloccava le attività dell’azienda.

Archiviato il capitolo più difficile Zte guarda avanti con fiducia. La vicenda certamente ha avuto impatti notevoli: nel primo semestre di quest’anno l’azienda ha bruciato 1 miliardo di dollari, ma all’indomani dell’annuncio della ripresa delle attività il titolo ha guadagnato il 17%. E i vertici hanno annunciato che si lavora affinché il valore della società torni ai livelli “pre-crisi.

In Italia sono molti i progetti che vedono protagonista l’azienda, in particolare sul fronte 5G. L’amministratore delegato, nonché presidente di Zte Western Europe, Hu Kun ha sottolineato che l’azienda “è consapevole dell’enorme lavoro da fare” e che “dimostrerà ancora una volta sul campo di essere perfettamente in grado di innovare l’Italia con soluzioni tecnologiche all’avanguardia e di presentare nuove soluzioni e prodotti che rilancino l’economia”.

Nei giorni scorsi è arrivata anche una nota di chiarimento in merito al contratto con Wind Tre, che ha deciso di appaltare ad Ericsson parte delle attività relative alla modernizzazione della rete Ran (ad aprile scorso la società svedese si è aggiudicata anche l’appalto per la Core Network). “Wind Tre e Zte annunciano che proseguirà la partnership tra le due società in Italia sui progetti pilota 5G e sulla modernizzazione e il consolidamento della rete mobile dell’operatore italiano” chiarisce la nota per sgombrare il campo dai misunderstanding inevitabilmente circolati in fase di “bufera”.

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