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Telemarketing selvaggio, operativo il nuovo Registro delle opposizioni

Dal 27 luglio in funzione la versione aggiornata dello strumento che consente di non ricevere chiamate indesiderate anche su numeri cellulari. Il Mise: “Più privacy per i cittadini”. Ecco come funziona

Pubblicato il 25 Lug 2022

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Via al nuovo registro pubblico delle opposizioni (Rpo). A partire da mercoledì 27 luglio sarà operativo lo strumento di contrasto al telemarketing selvaggio che semplifica le procedure per i cittadini che intendono tutelare la propria privacy da attività promozionali invasive e indesiderate.

In particolare viene estesa ai numeri di telefono cellulare la possibilità di iscrizione all’Rpo – già prevista per il telefono fisso e l’indirizzo postale – annullando così i consensi all’utilizzo dei dati da parte degli operatori, i quali saranno obbligati a consultare periodicamente il registro e comunque prima dell’avvio di ogni campagna pubblicitaria.

Le novità sono state introdotte con i decreti attuativi della riforma approvata, su proposta del ministro Giancarlo Giorgetti, dal Consiglio dei ministri dello scorso gennaio, mentre il cosiddetto decreto tariffe è stato firmato lo scorso venerdì e inviato alla Corte dei conti per la registrazione.

Si tratta di un servizio pubblico e gratuito per tutti i cittadini che una volta iscritti negli elenchi del registro non potranno più essere contattati dall’operatore di telemarketing, a meno che quest’ultimo non abbia ottenuto specifico consenso all’utilizzo dei dati successivamente alla data di iscrizione oppure nell’ambito di un contratto in essere o cessato da non più di trenta giorni.

Per far conoscere le nuove modalità del registro ai cittadini e agli operatori, il Mise mette a disposizione materiali informativi che saranno successivamente affiancati da una campagna di comunicazione.

Come funziona il nuovo registro delle opposizioni

Nel nuovo Registro pubblico delle Opposizioni – disciplinato dal Dpr 26/2022 che ha attuato la legge 5/2018 – si potranno iscrivere, oltre ai numeri di telefono fissi presenti negli elenchi pubblici e gli indirizzi postali (che possono già figurare nel Registro attuale), anche i numeri di cellulare: parliamo potenzialmente di 78 milioni di utenze mobili.

L’utente potrà iscrivere qualsiasi numero di telefono (fisso e mobile) nel nuovo Registro delle Opposizioni.

Lo potrà fare gratis sul sito, via mail, al telefono o via fax. Ci si può iscrivere al Registro pubblico delle Opposizioni chiamando il numero verde 800 265 265 e seguendo la procedura in automatico, con la dettatura di alcuni dati personali come il codice fiscale o la partita Iva. In alternativa c’è anche la possibilità di fare tutto via raccomandata all’indirizzo del Gestore; via fax al 06.54224822; per e-mail: abbonati.rpo@fub.it compilando il modulo elettronico disponibile nella apposita “area abbonato” sul sito: www.registrodelleopposizioni.it.

Le chiamate degli operatori di telemarketing saranno bloccate entro 15 giorni dalla richiesta, dal momento che tutte le aziende del settore iscritte al Roc (il Registro degli Operatori di Comunicazione), ossia tutte quelle che rispettano la legge sono tenute a consultare il Registro delle Opposizioni ed eliminare dalla lista i numeri che hanno tolto il consenso al trattamento dei dati. Le telefonate pubblicitarie, quindi, potranno essere fatte solo ai numeri non presenti nel registro.

Restano  valide le iscrizioni inserite precedentemente al nuovo Rpo, con la facoltà per l’utente di annullare i consensi attraverso il rinnovo dell’iscrizione.

Il commento di Assocontact

“Siamo impegnati da anni perché ai cittadini vengano offerti strumenti di tutela, trasparenza e corretta informazione – commenta Lelio Borgherese, presidente di Assocontact, l’Associazione Nazionale dei Business Process Outsourcer –  L’entrata in funzione del Registro delle Opposizioni è un passo avanti ma non è abbastanza per contrastare le imprese illegali che operando fuori da ogni azione di controllo e disciplina sono i veri molestatori dei cittadini. Per questo insieme con altre Associazioni (Asstel, Asseprim, Assocall, Dma Italia e Oic), con Confindustria e Confcommercio abbiamo aperto le consultazioni pubbliche sul Codice di Condotta, un progetto elaborato in questi mesi proprio per rafforzare il rispetto della disciplina sul trattamento dei dati personali e promuovere comportamenti virtuosi lungo tutta la filiera, anche al fine di ricostruire il rapporto di fiducia tra i cittadini, noi, i Brand e le Istituzioni”.

Le proposte di Assocontact contro il telemarketing selvaggio

Oltre al Codice di Condotta Assocontact ha proposto tre soluzioni innovative per il contrasto al telemarketing illegale:

  • Smart Contract: attraverso il protocollo blockchain è possibile stipulare uno smart contract tra telesseler e consumatore con l’obiettivo di tracciare il contratto e verificarne la compliance. Uno smart contract che non corrisponda ai requisiti non potrà essere riscattato dal brand che, rendendo vano il vantaggio economico acquisito illegalmente, spezza la catena di valore illegittimo.
  • Golden Number: associare ciascun brand ad un numero unico, come già accade per il Customer Care delle Telco ad esempio. Il Golden Number può essere ceduto dai brand agli Outsourcer regolarmente ingaggiati. Il riconoscimento immediato garantisce due effetti positivi: la correttezza dei teleseller sempre più connessi al brand di cui sono la voce; e soprattutto l’immediata individuazione degli operatori fraudolenti, smascherati dal numero chiamante che non corrisponde al Golden Number.
  • ID Authenticator: poiché alcuni strumenti tecnologici consentono di camuffare o modificare il numero di telefono chiamante, si suggerisce di adottare soluzioni tecnologiche in grado di neutralizzare tali pratiche. ID Authenicator è un esempio in voga negli Stati Uniti e in altri grandi mercati internazionali del BPO il cui utilizzo favorisce il riconoscimento certo del numero di telefono chiamante.

Secondo una recente fotografia scattata dallo Studio Ambrosetti, call e contact center rappresentano un settore vivace e in movimento, con importanti prospettive di crescita, fortemente innovativo, impegnato in una profonda azione di regolamentazione per contrastare abusivismo e telemarketing selvaggio, capace di essere driver di cambiamento in termini di risorse, formazione del personale e strumenti a tutela dei cittadini.

Il comparto ha un fatturato complessivo che supera i 2.8 miliardi di euro e fa registrare alti e costanti tassi di crescita con moltiplicatori importanti in tutta la filiera collegata. È stato resiliente alla crisi Covid, ha un’elevata occupazione giovanile (+17% rispetto alla media nazionale), femminile (+34% rispetto alla media nazionale) e a tempo indeterminato (+9% rispetto alla media nazionale), è presente in particolar modo al Sud dove genera ricchezza per i territori e per i dipendenti, sostenendo le competenze digitali e accompagnando la formazione professionale.

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