M&A

Yahoo-Verizon, raggiunto l’accordo. Sconto milionario per la grana hacker

Prezzo abbassato di 350 milioni di dollari dopo gli scandali legati al furto dei dati. Resta l’incognita Sec

Pubblicato il 21 Feb 2017

Andrea Frollà

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Tempo di saldi per l’acquisizione di Yahoo da parte di Verizon. Il gigante Usa delle telecomunicazioni annuncia di aver abbassato l’offerta iniziale per il takeover sulla Internet company, a causa dei giganteschi attacchi hacker subiti fra il 2013 e il 2014. La cifra inizialmente pattuita, pari a 4,83 miliardi di dollari, è scesa a quota 4,48 miliardi con uno “sconto” di 350 milioni, superiore alle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi. Il nuovo capitolo dell’affaire Verizon-Yahoo era in parte atteso, visti gli ingenti furti di dati subiti da Yahoo e resi pubblici solo a distanza di 2-3 anni.

Poche settimane dopo l’annuncio dell’accordo M&A, nel settembre del 2016 Yahoo aveva dovuto ammettere di essere stata vittima di un cyberattacco che ha provocato il furto dei dati di circa 500 milioni di persone. Poi, a dicembre, la nuova rivelazione: il gruppo californiano era stato attaccato anche nel 2013. In quell’occasione erano stati colpiti oltre 150 mila tra funzionari della Casa Bianca, membri del Congresso, militari, uomini dell’Fbi, agenti della Cia e della Nsa oltre che responsabili dell’ufficio del Director of National Intelligence.

Notizie che hanno fatto scricchiolare l’accordo con Verizon, anche se oltre a qualche dichiarazione di rito il colosso americano non ha mai messo davvero in discussione l’intesa. Troppo forte, evidentemente, la volontà di mettere le mani sui core business di Yahoo (e-mail, motore di ricerca, servizi di messaggistica e tool di advertising) e di integrarli nella sua piattaforma Aol. Una mossa avanzata per crescere in alcuni rami del mondo Internet, video mobile e pubblicità su tutti, e diversificare così il proprio business.

Resta da sottolineare che sull’intesa pesa l’incognita della Sec. La Consob statunitense sta infatti indagando per accertare se Yahoo! abbia deliberatamente nascosto agli investitori il maxi attacco del 2013. Fino a che la Sec non avrà dato il suo libera con l’indagine, Yahoo non potrà tenere l’assemblea degli azionisti per l’approvazione dell’accordo.

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