IL PROVVEDIMENTO

Digital skill, via alla strategia nazionale. Pisano: “Leva per l’Italia 4.0”

La ministra dell’Innovazione firma il decreto d’adozione del piano che punta ad azzerare il gap sulle competenze Ict. La regia affidata al Comitato tecnico di Repubblica Digitale

Pubblicato il 03 Ago 2020

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people in a computer network

Istruzione e formazione superiore, forza lavoro attiva, competenze specialistiche Ict, cittadini. Sono questi i 4 assi d’intervento su cui si sviluppa la Strategia Nazionale per le Competenze Digitali contenuta nel decreto di adozione firmato dalla ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano.

“È la prima volta che l’Italia si dota di una strategia globale per le competenze digitali – si legge in una nota del ministero -, base essenziale per l’attuazione di interventi organici, multisettoriali ed efficaci su un’area fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del Paese”.

Fino ad ora la mancanza di una strategia “ha limitato – fa sapere il ministro – la messa in atto dei processi di trasformazione digitale. Le competenze digitali sono infatti una priorità strategica”.

Approccio collaborativo

Elaborata nell’ambito dell’iniziativa Repubblica Digitale, la Strategia è il risultato di un approccio collaborativo che ha messo sullo stesso tavolo Ministeri, Regioni, Province, Comuni, Università, istituti di ricerca, imprese, professionisti, Rai, associazioni e varie articolazioni del settore pubblico, oltre alle organizzazioni aderenti alla Coalizione Nazionale (più di 120, che promuovono oltre 130 iniziative). La regia è affidata al Comitato Tecnico Guida di Repubblica Digitale, coordinato dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale.

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Le 4 linee d’intervento

Ecco nel dettaglio le linee d’intervento: “Istruzione e Formazione Superiore” per lo sviluppo delle competenze digitali all’interno dei cicli d’istruzione per i giovani, con il coordinamento del Ministero dell’Istruzione e del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Ancora, “Forza lavoro attiva” per garantire competenze digitali adeguate sia nel settore privato che nel settore pubblico, incluse le competenze per l’e-leadership, con il coordinamento del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministro per la Pubblica Amministrazione.

Terzo step, “Competenze specialistiche Ict” per potenziare la capacità del Paese di sviluppare competenze per nuovi mercati e nuove possibilità di occupazione, in gran parte legate alle tecnologie emergenti e al possesso delle competenze indispensabili per i lavori del futuro, con il coordinamento del Ministero dell’Università e Ricerca e del Ministero dello Sviluppo Economico.

Per finire, “Cittadini” per sviluppare le competenze digitali necessarie a esercitare i diritti di cittadinanza e la partecipazione consapevole alla vita democratica, con il coordinamento del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione (MID).

L’obiettivo è di eliminare il ​gap con gli altri Paesi europei, in termini generali di digitalizzazione e rispetto ai singoli assi di intervento, e di abbattere il digital divide tra varie aree del nostro territorio nazionale. Per raggiungere tale obiettivo viene elaborato un Piano Operativo con le iniziative concrete, alcune già avviate, altre in corso di definizione.

Le iniziative sul piatto

Tra le iniziative specifiche curate dal Mid per il superamento del divario digitale culturale il progetto Servizio Civile Digitale, promosso con il Ministro per le politiche giovanili e lo Sport, attraverso un primo bando rivolto a 1000 volontari del Servizio Civile Universale, con lo scopo di rafforzare il ruolo dei giovani come facilitatori digitali e favorire l’inclusione digitale della popolazione;

Ancora, una collaborazione organica con la Rai per lo sviluppo di contenuti per tutti i cittadini, anche attraverso i canali TV.

Per finire la realizzazione di una palestra digitale, un sito web dove i cittadini possono trovare una guida e strumenti per valutare le proprie competenze e rafforzarle.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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