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Huawei & co, le telco Usa chiedono 5,6 miliardi di dollari di rimborsi

È la stima dei costi a carico degli operatori attivi nelle aree rurali per sostituire gli apparati di rete dei vendor cinesi esclusi dal Paese. La Fcc aveva messo in preventivo 1,9 miliardi, ma si è già andati ben oltre

Pubblicato il 08 Feb 2022

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Sostituire gli apparati di rete di Huawei e Zte costerà alle telco Usa 5,6 miliardi di dollari, secondo una ricostruzione di Totaltele.com. E i costi andranno a gravare sui programmi di risarcimento federali.

La precedente stima dei costi effettuata dalla Federal communications commission (Fcc) era di 1,9 miliardi di euro; infatti a tanto ammonta lo stanziamento per il rimborso delle telco locali varato dal governo americano tramite il Secure and trusted communications networks reimbursement program. Ma la testata americana rivela che le richieste di risarcimento sono così numerose da eccedere di gran lunga quella cifra.

La Fcc ha ricevuto 180 richieste di rimborso

Il documento definitivo del Secure and trusted communications networks reimbursement program approvato dalla Fcc l’anno scorso ha definito come imprese elegibili per l’indennizzo quelle che hanno 10 milioni di clienti o meno. Le telco che rientrano in questa categoria hanno potuto presentare la domanda di rimborso tra l’ottobre del 2021 e il gennaio di quest’anno 2022.

Ora il regolatore delle comunicazioni ha svelato il numero di richieste ricevute – oltre 180 – e i rimborsi richiesti pare ammontino a più di 5,6 miliardi di dollari.

“Abbiamo ricevuto oltre 181 domande dai carrier che hanno messo in atto piani di rimozione e sostituzione delle attrezzature presenti nelle loro reti che possono mettere a rischio la sicurezza nazionale”, ha dichiarato la presidente della Fcc, Jessica Rosenworcel. “Anche se dobbiamo ancora finire di passare in rassegna le domande, stiamo già muovendoci insieme al Congresso per assicurarci che ci siano sufficienti fondi disponibili per questo programma per sostenere gli obiettivi di sicurezza del Congresso e far sì che gli Usa continuino a guidare il percorso verso un 5G sicuro”.

Secondo Totaltele.com, tuttavia, è altamente improbabile che tutte le domande siano approvate, ma anche se solo la metà fosse ritenuta valida, servirebbero 2,8 miliardi di dollari, quasi 1 miliardo in più rispetto al budget.

Huawei e Zte escluse dagli incentivi per la banda larga

Nel 2019 la Fcc ha incluso Huawei e Zte tra le aziende che rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale nell’ambito delle reti di comunicazione. Di conseguenza le aziende americane non hanno potuto usare i soldi del fondo per la banda larga, uno stanziamento federale di 8,3 miliardi di dollari, per comprare attrezzature di rete dei due fornitori cinesi. A dicembre del 2020 la Fcc ha adottato una normativa che ha imposto alle telco che avevano già installato apparati di Huawei e Zte di eliminarli dalle loro reti e sostituirli con prodotti alternativi.

A luglio del 2021 la Fcc ha approvato il programma di rimborso per gli operatori rurali, impegnandosi a versare 1,9 miliardi di dollari come indennizzo delle spese che le telco locali devono affrontare per eliminare dalle loro reti le apparecchiature di Huawei e Zte.

È stata la stessa Fcc a calcolare l’entità dei costi aggiuntivi per le telco in 1,837 miliardi di dollari, chiedendo al Congresso di provvedere a un “finanziamento appropriato per rimborsare le aziende nella sostituzione di attrezzature o servizi” per evitare impasse e consentire l’operatività senza interruzioni e danno a carico delle telco.

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